I semi di chia usati sin dall’antichità, erano uno degli elementi base della cucina azteca e maya, ed era usanza mangiarli prima delle battaglie, poiché si credeva che dessero la forza, “chia” infatti vuol dire forza.
La pianta, chiamata Salvia Hispanica è originaria del Messico ed è diffusa in Centro e Sud America, ma ancora scarsamente conosciuto in Europa e in Italia.
I semi fioriscono tra luglio e agosto, sono di colore grigio e sono molto piccoli, anche se hanno notevoli proprietà nutritive, infatti sono ricchi di proteine, carboidrati, fibre vegetali e antiossidanti, utili contro la formazione dei radicali liberi e aminoacidi essenziali, utili soprattutto a chi conduce una vita sportiva.
Sono ideali per chi segue una dieta per il diabete poiché hanno un basso indice glicemico.
Contengono il 34% di acidi grassi essenziali come omega-3, utili per abbassare la quantità di colesterolo cattivo ed aumentare quello buono. Efficaci per chi soffre di colon irritabile o stitichezza grazie al contenuto di acqua e al gel che si forma dopo l’assunzione, in grado di facilitare il transito intestinale.
Contengono inoltre minerali come calcio, ferro, zinco, magnesio e fosforo ed una buona percentuale di vitamina C, sette volte superiore rispetto a quello delle arance.
Adatti a chi soffre di pressione alta poiché contribuiscono alla regolazione della pressione sanguigna e a chi desidera perdere peso, poiché forniscono nutrienti essenziali senza assumere grandi quantità di alimenti per soddisfare la nostra fame, e per chi soffre di celiachia, poiché non contengono assolutamente glutine.
I semi di chia possono essere assunti crudi nella dose di uno o due cucchiai al giorno come integratore alimentare naturale. Si possono aggiungere ad insalate, a zuppe e piatti salati in genere e per la preparazione di dolci e biscotti, in sostituzione delle uova, o nella macedonia.
Non ci sono particolari controindicazioni all’uso dei semi di chia, ma ricordiamo che è preferibile non abusarne, e non sono indicati per chi assume farmaci per l’ipertensione arteriosa, e attenzione per chi assume farmaci per il diabete o insulina. In ogni caso come sempre è opportuno chiedere consiglio al proprio medico.
di Antonella Tomassini
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