La maggiorana appartiene alla famiglia delle Labiate, originaria dell’Asia Centrale e neutralizzata nei paesi del Mediterraneo, dove si semina da aprile a maggio in terreni ben drenati e soleggiati. Caratterizzata da foglie di color verde tendente al grigio per la presenza di peluria.
Di questa pianta si usano i fiori e le foglie, sia per uso medicinale che in cucina per preparare saporiti piatti.
Scopriamo le sue proprietà e benefici.
Le foglie si fanno essiccare separatamente dai fiori in un posto ventilato e all’ombra, per poi conservarle in sacchetti di carta o in barattoli di vetro.
Simile all’origano, la maggiorana contiene vitamina C e vitamine A, B1, B2, B3, B6, K e J, tannini, acido rosmarinico, che rende il suo gusto amarognolo.
È fonte di acqua, fibre, zuccheri, proteine, grassi, ceneri, betacarotene.
Ha proprietà antispasmodica, utile soprattutto per i dolori mestruali, sedativa e espettorante, usata soprattutto per raffreddore e bronchite, ed anche notevoli proprietà digestive.
La maggiorana è utilizzata per curare l’insonnia e l’ansia.
Si possono preparare infusi per la digestione difficile, per la colite, per l’insonnia, per la diarrea e mal di testa versando in una tazza di acqua calda un cucchiaino di maggiorana essiccata lasciandola riposare per circa 10 minuti e filtrandola.
Utile anche contro l’herpes simplex, possiamo mettere sulle vescicole direttamente sulla parte interessata un po’di maggiorana secca in polvere per ottenere discreti risultati.
In cucina si usa per insaporire le pietanze ed è consigliato aggiungerla a fine cottura.
In commercio si trova anche sotto forma di olio essenziale, ideale per fare massaggi in caso di dolori muscolari e reumatici: basta sciogliere 20 gocce di olio essenziale in un bicchiere con un po’ di alcol e massaggiare le parti doloranti.
Come controindicazione può avere effetti diuretici.
Se assumiamo farmaci è opportuno rivolgersi al nostro medico, che saprà consigliarci sull’uso di questa pianta.
Di Antonella Tomassini
origanum majorana
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