La farinata di ceci è una pietanza tipica della Liguria, ma soprattutto della città di Genova, ed è una torta salata sottilissima che si cuoce nel forno a legna come la tradizione ci insegna, per far si che si formi la crosticina dorata. Viene fatta partendo da pochi ingredienti semplici e poveri: farina di ceci, olio di oliva extra vergine e sale. Ma ci possiamo aggiungere qualche variante come rosmarino e origano, o la borragine o la zucca, come nel nostro caso usando il forno di casa invece che il forno a legna.
Difficoltà
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Tempo di preparazione
5 ore per la preparazione e riposo della farinata
20 minuti per la cottura
Per 6 persone
Ingredienti
200 gr di farina di ceci
50 gr. di olio evo
700 ml Acqua
1 fetta di zucca
1 cipolla
Alloro
Sale e pepe
Preparazione
Prepariamo la farinata, ponendo in una ciotola capiente la farina di ceci, versiamo l’acqua a temperatura ambiente al centro un po’ per volta, e mescoliamo bene per non creare grumi, finchè otteniamo un composto liquido. Copriamo con la pellicola e lasciamo riposare per almeno 4 ore, durante le quali si formerà in superficie una schiuma che leveremo con la schiumarola.
Rimescoliamo di nuovo, dopo aver aggiunto l’olio e il sale.
Nel frattempo affettiamo la cipolla a striscette e tagliamo la zucca a dadini.
In una padella soffriggiamo la cipolla, aggiungiamo l’alloro tritato e la zucca, facendola rosolare per una decina di minuti. Dopodiché mescoliamo la zucca alla farinata.
Ungiamo con l’olio le teglie e con il mestolo versiamo la farinata di ceci alla zucca, uniformandola con la forchetta, per avere lo stesso spessore.
Preriscaldiamo il forno a 250° , infatti la farinata va cotta a temperature alte, e poniamo la teglia nella parte bassa per dieci minuti, poi per altri 10 minuti nella parte alta, finche diventa dorata.
Una volta cotta spolveriamo di pepe, tagliamo a quadrati e gustiamo il nostro piatto caldo, accompagnata con insalata fresca e un goccio di aceto balsamico se ci piace.
Se ci avanza la farinata si può conservare in frigo per quattro giorni, ma prima di consumarla è consigliabile riscaldarla.
di Antonella Tomassini