Per i vegani e non solo, per chi vuol stare attento alla salute, preparare una frittata senza uova, è possibile. Per creare un’ottima frittata ed eliminare le uova è semplicissimo, basta usare altri ingredienti naturali e vegetali. Oggi usiamo i carciofi.
Quali carciofi acquistare
Ma come riconoscere un buon carciofo? Quante volte ci siamo chiesti questa domanda. Un buon carciofo deve avere la punta chiusa, le foglie esterne devono essere verde scuro mentre quelle interne di color verde chiaro, inoltre deve avere un gambo tenero e poca barba.
Il segreto quando andiamo dal fruttivendolo, è quello di prenderlo con l’indice e il pollice, e se non si appiattisce e rimane duro, allora è un buon carciofo. Per pulirli bisogna eliminare il gambo, che va privato della corteccia esterna in quanto risulta amara.
Eliminiamo le foglie scure esterne e tagliamo la parte superiore del carciofo che tagliamo a metà privandolo della barba.
Difficoltà
0
Tempo di preparazione
30 minuti
Per 4 persone
Ingredienti
6 carciofi
20 gr. di funghi secchi
200 gr. di farina integrale
Mezzo bicchiere di latte di soia
1 limone
Mollica di pane q.b.
1 spicchio di aglio
Acqua q.b.
Olio evo
Sale, pepe, origano e prezzemolo
Preparazione
Puliamo i carciofi e tagliamoli a fettine sottili, mentre il gambo dopo aver levato la corteccia a pezzettini piccoli, e mettiamo in ammollo in acqua e succo di limone, per non farli annerire.
Nel frattempo ammolliamo in un’altra ciotola con l’acqua i funghi secchi mentre la mollica di pane la lasciamo ammorbidire nel latte di soia.
In una padella mettiamo un filo d’olio e facciamo soffriggere i carciofi insieme ai funghi. Aggiungiamo l’aglio spezzettato, il prezzemolo tritato, il pepe e il sale.
In una coppa poniamo la farina, la mollica di pane, l’origano e amalgamiamo bene con un bicchiere di acqua. Versiamo il composto in padella e mescoliamo bene, lasciamo cuocere finchè a metà cottura giriamo la frittata.
Tagliamo la frittata a spicchi o quadratini e serviamola calda, accompagnata con una semplice insalata fresca.
Curiosità sul carciofo
Rispetto ad altre verdure il carciofo non è un frutto nè un tubero bensì il fiore di una specie appartenente alla famiglia delle composite, derivante dal cardo selvatico, tramite incroci e selezioni. È una pianta erbacea perenne. In cucina si utilizzano il fiore e le brattee ossia le foglie.
Nell’antica Roma il carciofo era ritenuto un cibo povero e privo di nutrimento, infatti era il simbolo di dolore e disgrazie, tanto che sognare carciofi era segno di sventura.
Oggi portare un carciofo in tavola è un trionfo di sapori e nutrimenti, ed è indicato per la preparazione di piatti sfiziosi e raffinati, ricco di sali minerali e vitamine e le sue proprietà farmacologiche sono state confermate dai più recenti studi scientifici.