A settembre si torna a parlare di mense scolastiche e di tutela di tutti i cittadini che hanno scelto la dieta veg. E’ infatti di qualche giorno fa la notizia pubblicata da Adnkronos, della nuova proposta di legge, depositata alla Camera dalla deputata di FI, Brambilla attinente alle norme per garantire nelle mense e nei luoghi di ristoro pubblici e privati l’opzione per la dieta vegetariana e vegana.
La proposta di legge alla Camera
Per le mense che violano le disposizioni della proposta di legge ci saranno multe da 2.500 fino a 10.000 euro.
Secondo quanto leggiamo la proposta di legge serve a tutelare “le scelte alimentari vegetariana e vegana, e il diritto dei cittadini che le adottano a un’alimentazione in linea con i propri princìpi”.
Inoltre si dichiara che “nelle mense pubbliche, private e convenzionate, nei ristoranti, nelle caserme, negli ospedali, negli istituti penitenziari e nelle scuole di ogni ordine e grado devono essere somministrati e pubblicizzati almeno due menu vegetariani comprendenti piatti caldi e freddi, che escludano carne, pesce e prodotti di origine animale nonché loro derivati”.
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La Proposta di legge in Senato
Anche al Senato è stata depositata da Gabriella Giammanco di FI una proposta di legge sempre riguardante la tutela delle scelte alimentari vegetariana e vegana, con la differenza che in caso di violazione la multa sale da 3.000 euro fino a 18mila euro e prevede la sospensione della licenza di esercizio per la durata di trenta giorni lavorativi.
Una proposta di legge motivata dal fatto che è in aumento la percentuale dei cittadini che scelgono un’alimentazione di origine vegetale e che non sempre è facile trovare menu che siano in linea con i propri principi di vita.
