Domenica scorsa alla trasmissione Le Iene, si è discusso grazie al gruppo investigativo Free John Doe, che ha indagato sulle condizioni di 14 mila suinetti e maiali, tenuti malamente in un allevamento intensivo in provincia di Cremona, se sappiamo da dove proviene la carne che portiamo sulle nostre tavole.
Suini malati e imbottiti di farmaci
Malati e imbottiti di farmaci, i suini non erano certamente in ottima salute e le condizioni igienico-sanitarie in cui vivevano non erano delle migliori, come hanno confermato le immagini e i video girati dal team, che si occupa di indagini e salvataggi di animali grazie all’utilizzo di attrezzatura tecnica specifica e all’impegno costante di un nucleo attivo e adeguatamente formato.
Ma dopo l’arrivo dei Nas si è solo stabilito di chiudere l’area vicino ai due capannoni dove è stata ritrovata una discarica a cielo aperto.
Perché non ci sono state sanzioni?
Chiediamocelo tutti, anche perché le immagini dei suini immersi nelle loro deiezioni e i topi che camminano indisturbati, le hanno viste tutte e continuano a fare il giro del web.
Il team di Free John Doe non intende mollare al contrario vuol rendere di dominio pubblico i materiali integrali raccolti in occasione della investigazione effettuata all’interno dell’allevamento di suinetti e suini in provincia di Cremona.
La dichiarazione del dottor Moriconi
E’ stato contattato nuovamente il veterinario Enrico Moriconi, Garante per la Tutela degli Animali in Piemonte che ha preso visione del materiale integrale della investigazione. Il dottore Moriconi ha rilasciato questa dichiarazione:
“Il filmato presenta delle condizioni che oggettivamente sono passibili di contravvenzione con provvedimenti sanzionatori per quanto riguarda il reato del maltrattamento.
I punti chiari sono l’evidente sovraffollamento, la mancanza di materiali di arricchimento, il cannibalismo, la presenza di ernie e animali sofferenti in stato agonico.
Il sovraffollamento non permette agli animali di coricarsi e muoversi liberamente,
non sono presenti materiali di arricchimento che permettano ai suini di grufolare (paglia, pula di riso, altro) si vedono animali in coma che devono essere spostati affinchè non siano calpestati dagli altri. Nei casi di cannibalismo si deve intervenire per farlo cessare aumentando il materiale per il grufolamento.
I suini con forme di ernie inquinali e ombelicali sono da spostare per evitare che l’ernia sia calpestata, provocando dolore. Queste situazioni sono sanzionabili in base al decreto 7 luglio 2011 n 122 da euro 1550 a 9296. La semplice osservazione di queste situazioni deve portare all’emanazione della contravvenzione. Il non farlo potrebbe configurare omissione di atti d’ufficio. Però, poiché il decreto prevede la specifica “salvo che il fatto costituisca reato” la situazione rappresenta una condizione di maltrattamento, un reato quindi.
Le conseguenze infatti delle situazioni osservabili (sovraffollamento, cannibalismo, ernie, stati agonici) portano a conseguenze di sofferenze per gli animali inflitte per incuria e senza
che si provveda a porvi rimedio, in violazione dell’articolo 544 ter e 727 c.p.”.
I materiali integrali della investigazione di Free John Doe
Qui invece, troverete tutti i materiali integrali della investigazione, foto e video scaricabili: da guardare per comprendere come i maiali sono costretti a vivere in questo noto allevamento intensivo, per poi finire sulle tavole di tutto il mondo sotto forma di cibo.
Condividiamo affinchè ci venga data subito una risposta. Fiduciosi aspettiamo la fine di questo dramma.