Come possiamo difenderci dalle allergie primaverili con rimedi naturali?
Le pollinosi, le maggiori forme allergiche dovute ai pollini, si manifestano soprattutto da gennaio ad aprile, ma le allergie possono continuare per lunghi periodi anche per le erbe a fioritura estiva.
In Italia, circa 10 milioni di persone con l’inizio della primavera soffrono di allergie primaverili.
I sintomi, causati dall’istamina, una proteina prodotta dal nostro corpo quando viene a contatto con un allergene, sono starnuti, prurito al naso e occhi e nel peggior dei casi asma, dermatiti, congiuntiviti.
Le allergie peggiorano se siamo stressati o usiamo una alimentazione sbagliata.
Come possiamo difenderci dalle allergie primaverili?
La cura naturale è quella di fornire al nostro corpo antistaminici naturali che moderano il rilascio dell’istamina.
La vitamina C, contenuta soprattutto nel ribes nero, arance, peperoni, carote, broccoli, cavolfiori, fragole, spinaci, limoni, pompelmo, kiwi, pomodori, lattuga e banane.
I flavonoidi, in particolar modo la quercitina che prevengono il rilascio di istamina. E’ opportuno nutrirsi con agrumi, cipolle, mele, prezzemolo, pomodori, broccoli, legumi, lattuga e ortica.
Gli omega 3, presenti nell’olio di semi di lino e i semi di canapa.
Utili anche lo zenzero, la camomilla, l’echinacea, il basilico, il finocchio, l’aglio, la radice di liquirizia, il ginkgo biloba, l’alga spirulina e il thè verde.
Un vero toccasana per le allergie primaverili è l’aceto di mele, basta assumere due cucchiaini sciolti in un bicchiere di acqua. Da bere tre volte al giorno per 4 giorni a settimana.
E infine il rooibos, il tè rosso è un potente antistaminico naturale che può aiutarci a difenderci dalle allergie primaverili.
Ovviamente va ricordato di evitare l’assunzione di cibi che possono dare reazione crociata con i pollini che scatenano l’allergia.
Se siamo allergici alle Betulacee è preferibile non consumare mele, banane, finocchi, prugne, carote, mandorle, sedano, nespole, pere, nocciole, patate, pesche, lamponi, prezzemolo, albicocche, noci, fragole, ciliegie e kiwi.
Per chi è allergico alle fioriture delle Graminacee è opportuno non consumare meloni, angurie, pomodoro, kiwi, pesche, albicocche, ciliegie, prugne, mandorle, agrumi.
Per le Paritarie non vanno consumati piselli, melone, basilico, ciliegia, ortica.
Chi è allergico alle Composite dovrebbe eliminare sedano, melone, anguria, mela, banana, zucca, camomilla, cicoria, tarassaco, castagna, prezzemolo, finocchio, olio di girasole, e per chi non è vegano il miele.
Se siete soggetti allergici ecco piccoli accorgimenti che vi faranno star meglio
Evitate di uscire durante le giornate secche e ventose, poiché il polline è più concentrato, e si consiglia di lavarsi i capelli quotidianamente, poiché i pollini potrebbero fermarsi sul cuoio capelluto, levarsi le scarpe prima di entrare in casa per evitare di lasciare tracce dei pollini. Evitare di guidare con il finestrino aperto.
Eliminate l’uso degli alcolici che aumenta la dilatazione dei vasi sanguigni del naso, e ovviamente è opportuno rivolgersi ad un allergologo se presentiamo i tipici sintomi delle allergie di primavera.
di Antonella Tomassini
