Come coltivare l’echinacea in casa?
L’echinacea è una pianta medicinale, il cui nome completo è Echinacea Purpurea: questa pianta apporta, infatti, numerosi benefici alla salute – grazie alle numerose proprietà che possiede – ad esempio, è indicata per ilsistema immunitario, ma anche per il trattamento di psoriasi, eritemi, acne e altri disturbi della pelle. L’echinacea – nota anche come Echinacea Viola – è originaria del Nord America e cresce, spontaneamente, in collina, ai margini dei viali e nei prati incolti, dove può raggiungere un’altezza di circa 120 centimetri. Come si coltiva, dunque, l’echinacea, particolarmente apprezzata anche come pianta ornamentale? Scopriamo di più sulla coltivazione in casa di questa preziosa pianta.
Il terreno e il clima
L’echinacea necessita di terreni che siano ben drenati, leggeri, sabbiosi o argillosi. Come tipo di pianta non è influenzata dalla reazione di pH del terreno ed è, inoltre, in grado di tollerare le basse temperature e crescere all’ombra; sebbene, preferisca dei luoghi soleggiati e la presenza della luce. Ricordiamo che, a seconda delclima, l’echinacea fiorirà nel periodo che va dall’inizio della primavera alla fine dell’estate.
La moltiplicazione e la semina
L’echinacea – aiuto per rafforzare il sistema immunitario – può essere coltivata sia seguendo il metodo della moltiplicazione per talea che la semina.
Come procedere, quindi, nello specifico? Per quanto riguarda la moltiplicazione per talea, non dovrete far altro che prelevare delleradici da impiantare in contenitori finché non attecchiranno completamente: riponete, quindi, la talea in un vaso – il diametro dovrà essere almeno di 10 centimetri – da riempire con del terriccio fertile, utilizzando anche un radicante in polvere per poter favorire la coltivazione. Come seminare, invece? La semina è il metodo più diffuso: in questo caso, in vendita – online o presso il vostro vivaio di fiducia – potrete reperire i semi da interrare, sia al coperto all’interno di un semenzaio che all’aperto in piena terra. Inoltre, il periodo indicato per la coltivazione dell’echinacea, solitamente, è quello della primavera inoltrata; in semenzaio, però, andranno bene anche i mesi di febbraio e marzo.
L’innaffiatura e la concimazione
L’innaffiatura andrà effettuata in modo regolare: l’echinacea – dalle molte proprietà benefiche – necessita di acqua, infatti, almeno una volta ogni venti giorni – in modo abbondante durante il periodo della fioritura – ma ricordate di fare attenzione che il terriccio sia completamente asciutto prima di procedere con una nuova innaffiatura, in modo tale da evitare i pericolosi ristagni di acqua. Infine, non dovranno mancare la concimazione e la pacciamatura: utilizzate, dunque, del concime che sia ricco di azoto e potassio ed effettuate una pacciamatura, ricorrendo a paglia o foglie secche.
Fonte: http://www.tantasalute.it/