Agripunk, un rifugio sociale per animali di qualunque specie, ad Ambra in provincia di Arezzo, lancia un SOS per sostenere gli animali ospitati.
SOS Agripunk
Vi abbiamo già raccontato la storia di Desireè e David, due attivisti che hanno preso a riscatto 26 ettari di terreno diverso tempo fa. Vigneti per fare il vino ed ulivi per fare l’olio, e 7 capannoni, di un ex allevamento Amadori per ospitare oltre cento animali salvati dallo sfruttamento e violenze.
Una storia piena di impegno e d’amore verso queste vite, superando mille ostacoli, tra cui anche l’emergenza sfratto, risolta grazie all’aiuto dei numerosi sostenitori e volontari.
In questo periodo i mass media, la scienza e la politica discutono per lo più solo di Coronavirus, di regole da seguire, di stare tutti a casa, di ipotesi, di vaccinazioni, e addirittura di sperimentazioni sugli animali.
Ci chiediamo anche come vivrà chi ha perso il lavoro, chi aspetta ancora il bonus pasto, chi invece la cassa integrazione ma ancora non ha visto un soldo.
Ma pensiamo mai agli animali e a chi si cura di loro?
Parliamo con Desirè e David di Agripunk
L’emergenza Covid-19 ha bloccato in gran parte le nostre vite. Ma a soffrire l’emergenza sono oltre alle persone anche i rifugi di animali liberati e salvati dallo sfruttamento.
Agripunk prima del Coronavirus ha dovuto affrontare dure battaglie come lo sfratto, o problemi dovuti ad esigenze di spese. Con la pandemia il mondo si ferma, e così anche gli eventi, gli incontri e le visite al rifugio, tutte chance che permettevano di raccogliere fondi preziosi per portare avanti questo impegno.
A riguardo scambiano quattro chiacchiere con Desireè e David di Agripunk, proprio per capire la situazione al rifugio al tempo di Coronavirus e lanciare il loro SOS.
Gli animali come gli umani hanno bisogno di cibo e cure, Desireè e David come state vivendo questo stop forzato?
Ci teniamo a precisare che non ci siamo fermati a causa della malattia/pandemia, che non temiamo affatto, ma per evitare problemi e sanzioni alla nostre attività e ai partecipanti. Lo stop forzato lo stiamo vivendo bene, eludiamo l’isolamento tramite l’uso della tecnologia, che sappiamo usare molto bene quando è necessario, con i nostri tempi.
Sperando che si possa tornare presto alla vita di qualche mese fa come sono basati i vostri eventi?
Gli eventi che facciamo qui sono basati essenzialmente sulla cucina autogestita e sulla musica indipendente, attività svincolanti dalle politiche di mercato per non svilire il significato e la spontaneità del messaggio che si voglia trasmettere a chi frequenta e sostiene Agripunk.
Fin dall’inizio, abbiamo deciso di non fare le classiche “giornate aperte”, visite non didattiche agli abitanti, pasti e merende con gli animali che girano tra i tavoli o tra i partecipanti. Questo per evitare spiacevoli incidenti che possono costare care sia in salute sia in emotività, soprattutto agli animali ma anche ai visitatori.
Ogni evento che organizziamo, meteo e orari permettendo, prevede un giro dell’ex-allevamento, dei momenti di contatto non forzato con gli abitanti non-umani del rifugio che vivono la propria giornata liberi nelle loro aree (sottolineiamo che è vietato fumare o portare del cibo) e la narrazione delle loro storie e delle nostre. Non usiamo il cibo per “attirare” gli animali verso i partecipanti o per farli stare “buoni”, sarebbe stressante emotivamente e non rispetterebbe la nostra idea di gestione antispecista del rifugio.
In questo periodo, invece siete spesso in live streaming, per tenere alto il morale di chi vi segue con affetto. Parlate della vita al rifugio, fate vedere film a tema per poi creare un dibattito. Quali sono gli argomenti che affrontate maggiormente?
Antispecismo e convergenza delle lotte, provando sempre a riservare spazio all’intersezionalità. Arte, in particolare Artivismo cioè l’uso delle attitudini artistiche per diffondere messaggi politici di ogni genere. Hacktivismo, dall’uso consapevole della tecnologia all’uso delle capacità per osteggiare il controllo diffuso tramite la tecnologia schiava del sistema sfruttatore. Diffondiamo video, videomessaggi e proviamo a dare spazio alle individualità che ci stanno a cuore.
Di cosa c’è più bisogno in questo periodo di emergenza ad Agripunk?
C’è bisogno essenzialmente di più supporto economico per le spese di tutti i giorni, cibo, spese veterinarie, materiali ed energia.
Questo a causa delle mancate entrate degli eventi ma anche del blocco forzato del volontariato. Di solito vengono persone da tutta Italia e dal tutto il pianeta per periodi che vanno dalle due settimane a qualche mese, per aiutare.
Ringraziamo comunque per la disponibilità. Il loro aiuto ci permette di ritagliarci spazi in cui possiamo seguire attività personali che ci permettono di solito di raccogliere ulteriori fondi da dedicare a noi stessi e alle spese dell’associazione. Senza i volontari diventa pesante e ci vediamo costretti ad utilizzare questi spazi di tempo per riposarci un pò e stare con i nostri cari umani e non-umani.
Come si possono effettuare le donazioni per sostenere Agripunk?
Il modo più diretto è fare un bonifico (anche SEPA ricorrente mensile o annuale) sul conto di Banca Etica IT11P0501802800000012165098 intestato ad Agripunk Onlus.
Abbiamo attivo anche il GoFundMe all’indirizzo seguente.
Per donazioni tramite PayPal abbiamo il link.
Su facebook, per due settimane sarà attiva la raccolta fondi per il compleanno di Stella.
Altrimenti potete visitare la pagina e cliccare sul tastone blu “Fai una donazione” o seguire il seguente link che vi permetterà di creare una raccolta fondi per Agripunk tra i vostri contatti.
Su Instagram potete donare su un qualsiasi post di Agripunk, cercate Agripunk e cliccate su “Fai una donazione”
Se volete partecipare al Teaming e sostenere Agripunk e altre realtà con 1 euro al mese ognuna, seguite il link.
Vogliamo ricordare che tutti i rifugi hanno bisogno di supporto economico. Ma vi vogliamo consigliare di informarvi e fare solo donazioni dirette nei modi indicati da ogni rifugio, non vi fidate di chi raccoglie fondi senza dare riprova che le donazioni vadano effettivamente a chi li gestisce! Grazie!
Condividete SOS Agripunk, ricordandoci che gli animali ci danno sempre la forza di andare avanti, anche in periodi insoliti come quelli che stiamo vivendo.