La portulaca, scientificamente chiamata Portulaca oleracea, detta anche Porcellana comune o Erba Grassa, è una pianta selvatica appartenente alla famiglia delle Portulacaceae, originaria dell’India, ma diffusasi presto in tutto il mondo e soprattutto nel bacino del Mediterraneo dove la si può trovare facilmente negli orti, nei campi incolti e accanto ai marciapiedi e possiamo riconoscerla dalle sue foglie carnose e di verde intenso, raccolte in piccoli cespugli.
Gli antichi Egizi la usavano come pianta medicinale, per le sue notevoli proprietà curative, e ora purtroppo in Italia viene considerata da chi non la sa riconoscere ed è ignaro delle sue proprietà benefiche una pianta infestante che rimane perlopiù ancorata al terreno di orti e giardini.
La portulaca è tra le erbe spontanee commestibili con maggior contenuto di Omega 3, gli acidi grassi essenziali polinsaturi, utili per il controllo della pressione sanguigna e la prevenzione dei disturbi cardiovascolari.
100 g di foglie di portulaca contengono circa 350 mg di acido α-linolenico, che aiuta a ridurre il colesterolo LDL e i trigliceridi.
Ha proprietà diuretiche, depurative, dissetanti e anti-diabetiche, viene utilizzata in caso di diarrea e vomito, di enterite acuta, di emorroidi e di emorragie post-partum.
La portulaca è inoltre fonte di vitamina C, antiossidanti, polifenoli e minerali, utili per mantenere sane le nostre cellule e per sostenere le difese immunitarie.
Le foglie di portulaca sono ideali come impacco in caso di punture di insetti, acne, eczema e pelle infiammata.
La portulaca ha un sapore tendente all’ acre, si può mangiare cruda nell’insalata insieme ad altre verdure, ed è la maniera migliore per beneficiare di tutte le proprietà nutritive oppure cotta, per preparare deliziose pietanze come la farifrittata, la vellutata, il pesto per condire tartine o pasta o per preparare conserve sottaceto.
E’ una pianta che si presta bene per la preparazione di molti piatti semplici e veloci, utilizzando sia le foglie che i rametti.
Vediamo come preparare la farifrittata con la portulaca in pochi minuti.
Ci occorrono una manciata di foglie di portulaca, 400 ml d’acqua, 300 g di farina di grano saraceno, 1 cipolla bianca, sale, olio evo, e un pizzico di pepe.
Laviamo le foglie di portulaca e facciamole soffriggere in padella con la cipolla affettata per qualche minuto, nel frattempo in un recipiente mettiamo l’acqua e la farina di grano saraceno e mescoliamo gli ingredienti, aggiungendo un pizzico di sale e pepe.
Uniamo la portulaca ammorbidita nel recipiente con l’acqua e la farina, mescoliamo con un cucchiaio di legno e lasciamo riposare per qualche minuto. Versiamo nella padella antiaderente e procediamo con la cottura da entrambi i lati finchè la nostra farifrittata con la portulaca diventa dorata.
È consigliato consumare la portulaca regolarmente e con moderazione. Non esistono particolari controindicazioni, eccetto che la portulaca contiene un elevata quantità di ossalati, e quindi un consumo eccessivo potrebbe essere non indicato a chi soffre di calcoli renali.
di Antonella Tomassini
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