L’osteoartrosi è una riduzione di un particolare tessuto chiamato cartilagine situata all’estremità dei segmenti ossei dell’articolazione. Questo tessuto spesso invisibile, flessibile e morbido, fornisce normalmente protezione contro urti e attriti, oltre che una perfetta congruenza dei due segmenti ossei che congiunge e quindi permette il corretto movimento dell’articolazione.
Confronto dei sintomi dell’osteoartrite negli esseri umani e nei cani e gatti
Tutte le articolazioni possono essere colpite. Tuttavia, nell’uomo le articolazioni più comunemente colpite sono le articolazioni della caviglia, del ginocchio, delle dita e della colonna vertebrale, mentre nei cani e nei gatti l’anca, il gomito, la spalla e il ginocchio sono le articolazioni più raggiunte da questa patologia.
Oltre alla vecchiaia e all’obesità, nei cani si può manifestare artrosi in caso di displasia (dell’anca, del gomito o della spalla), frattura o lussazione mal guarita (della rotula in particolare). Nell’uomo malformazioni, displasie o anche vincoli meccanici legati a particolari attività (sport, scrittura, pittura, ecc.) possono essere cause di artrosi precoce. Sia gli uomini che i cani possono essere geneticamente predisposti all’osteoartrosi.
L’osteoartrosi è causa di dolore cronico e particolarmente marcato quando l’articolazione viene mobilizzata. È anche causa di disagio funzionale: i movimenti sono limitati dallo stesso dolore.
Questi sintomi sono generalmente riflessi nel cane e nel gatto da una zoppia, spesso più marcata quando l’animale è “freddo” (prima dello sforzo), e può manifestarsi sotto forma di crisi: periodi senza e con zoppia si susseguono.
L’approccio generale al trattamento dell’osteoartrosi
Il danno alla cartilagine stessa è irreversibile, tuttavia la degradazione può essere stabilizzata e il dolore ridotto.
Per questo, un approccio multimodale è consigliato sia per gli esseri umani che per i cani. Ciò significa che sono necessari diversi tipi di trattamento complementare.
Le cure stabilite a livello internazionale si basano sull’associazione di mezzi farmacologici (farmaci) e mezzi non farmacologici. La seconda regola, ma ovvia, è che i trattamenti (farmacologici e non farmacologici) devono essere adattati a ciascun paziente. Ciò significa che dell’artrosi cane i farmaci e i farmaci per l’artrosi gatto devono essere prescritti dal veterinario e non scelti tra quelli consigliati per gli esseri umani, che potrebbero portare alla morte dell’animale per l’elevato livello di tossicità collegato ai propri apparati.
Gestione non farmacologica del trattamento artrosico: grandi somiglianze tra uomo e cane
Che sia il cane o l’uomo, è necessario risparmiare l’articolazione dolorosa durante una crisi e tenerla a riposo per qualche tempo. Tuttavia, questo riposo non dovrebbe durare troppo a lungo per non perdere la muscolatura attorno all’articolazione che potrebbe essere soggetta ad atrofia.
Per questo si consiglia la pratica del nuoto all’uomo perché aiuta a mantenere la muscolatura limitando l’effetto del peso sulle articolazioni. Anche il cane può nuotare in mare o fare balneoterapia. La balneoterapia è una delle discipline praticate durante la riabilitazione degli umani. È anche comune nei casi di artrosi praticare la fisioterapia (“kine”) o l’osteopatia. Queste due discipline aiuteranno ad alleviare la tensione muscolare che spesso si traduce in cattive posture. Permetteranno inoltre di ridurre l’infiammazione, in particolare tramite massaggi che drenano l’edema.
Nel mondo veterinario, queste discipline così come la fisioterapia (o riabilitazione funzionale) hanno conosciuto negli ultimi anni una crescita significativa nei cani. La fisioterapia è quindi praticata da sempre più strutture veterinarie. Questa disciplina è molto utile in aggiunta ai farmaci per la riabilitazione dopo un infortunio o nei casi di artrosi nei nostri amici a quattro zampe. Comprende varie tecniche di massaggio, termoterapia, esercizi per la muscolatura dolce, idroterapia e l’uso di apparecchi come il laser.
Trattamenti farmacologici negli esseri umani e nei cani
I trattamenti farmacologici nell’uomo e negli animali si basano sullo stesso principio: ridurre il dolore e interrompere il ciclo infiammatorio dell’osteoartrosi per limitare il degrado della cartilagine. I trattamenti sono quindi molto simili.
Durante una crisi dolorosa, il trattamento principale sarà un antinfiammatorio e/o un antidolorifico. Questi trattamenti consentiranno di gestire la crisi e sarà possibile avviare un collegamento a lungo termine con gli integratori alimentari.
Uomo: trattamenti farmacologici a base di antinfiammatori non steroidei (FANS), più eventuali antidolorifici. I trattamenti intra-articolari sono talvolta usati con iniezioni di corticosteroidi o iniezioni di acido ialuronico più controverse.
Cane: antinfiammatori non steroidei (FANS) ed eventuali analgesici.