Tempo di cambiamenti nelle grandi case di moda, finalmente anche la stilista Donatella Versace, sceglie la moda antifur, eliminando completamente la pelliccia dalle sue collezioni.
“Non voglio uccidere animali per fare moda. Non mi sembra giusto.”
Decisione già qualche tempo fa presa da Armani, Gucci, Tom Ford, Elisabetta Franchi, ed ora anche la stilista italiana ha dichiarato in una intervista sul magazine online Economist “1843” “Non voglio uccidere animali per fare moda. Non mi sembra giusto.”
La risposta di PETA a Donatella Versace
Una scelta compassionevole che ha fatto il giro del mondo e così commentata da Mimi Bekhechi, il direttore dei programmi internazionali di PETA: “PETA Stati Uniti ha organizzato interruzioni di sfilata, proteste e una campagna blitz del 2006 in un’epoca quando il nome di Versace era sinonimo di pelliccia, perciò questa notizia è molto ben accolta. La realizzazione di Donatella che è sbagliato prendere a bastonate gli animali e ucciderli con scariche elettriche per la pelliccia è un punto critico per la campagna a favore della moda senza crudeltà, e la PETA non vede l’ora di vedere prossimamente un divieto dell’uso delle pelli da parte di Versace” inviando a Donatella Versace una scatola di cioccolatini vegan a forma di volpe in segno di riconoscimento.
Moda etica in
Sicuramente in tempi moderni la moda etica è più “in” rispetto all’uso di pellicce di animali che vengono uccisi con torture brutali. Scoprire nuove tessuti, come già abbiamo visto, come la pelle di mela, o di ananas, tessuti generati da scarti della frutta, è una scelta che giova al pianeta e che sempre più brand stanno promuovendo.
La decisione della Versace entrerà in vigore già dalla primavera-estate 2018 e limita l’uso di visone, coyote, volpe, coniglio o pelliccia di procione.
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Sperando in tempi brevi che tutta la moda scelga l’etica come promuove Stella McCartney, capostipite di una moda vegan, attendiamo che anche Donatella diventi al 100% cruelty free, senza dover aspettare troppo.