Conosciuto da antichissimi tempi, il digiuno è sempre stato considerato come un rito al quale l’uomo si avvicinava per purificare il proprio corpo e incontrare il proprio dio. Oggi il digiuno volontario è usato anche come terapia vantaggiosa per sconfiggere alcune malattie, rigenerando il corpo, la mente e lo spirito.
Secondo il saggista Franco Libero Manco
Il saggista Franco Libero Manco riporta in un suo articolo, un importante documento sulla storia del digiuno che sicuramente ci farà riflettere sul perché in passato il digiuno era considerato una abitudine ed oggi i benefici del digiuno sono presi in considerazione solo da un piccolo numero di persone.
L’opinionista vegan afferma così nella sua nota: “Il digiuno, da sempre è stato praticato fin dagli albori della storia da tutti i popoli della terra allo scopo di purificare il corpo e la mente, per penitenza nei percorsi spirituali, spesso per auto-disciplina, per scopi politici o come mezzo di guarigione.”
“Per i Veda e per la tradizione yogica era principalmente un mezzo di elevazione spirituale, mentre nelle religioni primitive per propiziarsi la divinità, o per prepararsi a certi rituali. Era usato dagli antichi greci, prima della consultazione degli oracoli, dagli sciamani africani per contattare gli spiriti, dagli indiani d’America per acquisire il proprio animale totemico, dai fenici, dagli egizi, gli assiri, dai babilonesi, dai druidi celtici e in tutti i paesi del Mediterraneo; i farisei erano noti per il loro digiuno.”
“La legge mosaica ordinava agli ebrei il digiuno una volta l‘anno; i primi cristiani lo praticavano con riferimento a Gesù che digiunò per 40 giorni prima della sua missione; veniva consigliato dai medici arabi. In Italia i medici napoletani, fino a circa 150 anni fa erano soliti utilizzare il digiuno che a volte durava 40 giorni nei casi di febbre. All’inizio dell’Ottocento il digiuno venne praticato come terapia per guarire diverse malattie.”
Nella storia
La storia del digiuno annovera molti santi: Benedetto, Francesco d’Assisi, Francesco di Paola, Caterina da Genova, Bernardo di Chiaravalle, Romualdo dei Camaldolesi, Tommaso d’Aquino, Ignazio di Loiola, Francesco di Sales e altri. In tempi più recenti sono noti i digiuni di Gandhi, Aurobindo, Krishnamurti.
In particolare i musulmani digiunano per tutto il mese del Ramadan, cioè il 9° mese del calendario lunare, perché celebra la rivelazione dei primi versetti del Corano, che consiste nell’astenersi, dall’alba al tramonto, dal mangiare, bere, fumare o praticare sesso. Il motivo è sostanzialmente l’autocontrollo per liberare l’anima dai desideri in modo da elevarsi verso Dio. Ma aiuta a comprendere il valore dei doni di Dio e permette di aprirsi con più compassione verso i bisognosi.”
Nelle religioni
“Per l’ebraismo il digiuno ha lo scopo di espiare i peccati o innalzare le suppliche a Dio. Durante il digiuno è proibito lavarsi, indossare scarpe di cuoio, usare oli, acque profumate, o avere rapporti sessuali. Anche nell’induismo il digiuno è un sistema di purificazione che serve a riappropriarsi di tutta l’energia necessaria per cercare la vicinanza con la divinità. Nel buddismo, la frugalità, l’essenzialità, la moderazione, l’austerità della vita, ha lo scopo di purificazione il corpo per raggiungere la chiarezza mentale, i poteri nascosti nella mente, la saggezza, e così liberarsi dal karma negativo.
Gandhi praticò innumerevoli digiuni a scopo politico-sociale, per fermare le violenze degli inglesi contro gli indiani, i massacri fra indù e musulmani: se il corpo si poteva depurare con il digiuno anche il corpo della nazione poteva essere liberata tramite lo stesso meccanismo. Per Gandhi il digiuno era una specie di preghiera intensa, slancio dell’anima.”
Nel mondo animale
“Nel mondo animale gli animali digiunano quando sono feriti, ammalati, nel periodo di ibernazione o di letargo, alcuni digiunano durante il periodo di accoppiamento o di allattamento, durante i periodi di siccità, di nevicate, di freddo intenso, o per carenza di cibo. Alcuni uccelli digiunano mentre covano le uova, altri subito dopo la nascita.”
Il digiuno oggi
Ma il vero fondatore della moderna digiunoterapia è l’americano di origine tedesca Herbert M. Schelton, autore di decine di libri. Shelton ha seguito direttamente 45.000 digiuni ed è testimone della guarigione di moltissime patologie attraverso tale pratica.
L’organismo privato dal consueto apporto di alimenti è costretto con il digiuno ad assorbire e smaltire i residui incamerati, liberando l’organismo da scorie, pus, cellule morte, cisti ed anche tumori. Il digiuno costringe il corpo a consumare (per mezzo dell’autolisi) tutti i tessuti superflui e le scorte nutritive: le tossine accumulate vengono immesse nella circolazione per essere portate agli organi escretori e quindi eliminate. Le cellule subiscono una purificazione ed avviene la rimozione dal protoplasma delle sostanze estranee accumulate, le cellule si ringiovaniscono e svolgono le loro funzioni più efficacemente. Non esiste niente altro al pari del digiuno in grado di eliminare le sostanze di rifiuto accumulate nel sangue e nei tessuti e depurare l’organismo consentendogli di recuperare la salute.
Quando si inizia un digiuno ci si astiene dal fare uso di tè, caffè, alcol, sigarette bevande gasate, condimenti, spezie, additivi alimentari, conservanti, integratori sintetici, medicine ecc., praticamente si interrompe l’abitudine di avvelenarsi. Vi sono testimonianze molto importanti in merito all’efficacia del digiuno attraverso il quale alcune persone hanno vinto anche mali incurabili.”
Condividiamo la nota di Franco Libero Manco, affinchè possa essere utile a risolvere i troppi problemi causati dal cibo spazzatura al nostro organismo.