Gli alimenti probiotici sono importanti per il benessere del nostro intestino e per il sistema immunitario. Negli ultimi anni si parla spesso di alimenti probiotici poiché sembrano la cura di tutti i malanni odierni.
Il termine stesso probiotici deriva da “pro-bios”, che significa a favore della vita, infatti secondo l’OMS si tratta di microrganismi vivi che, somministrati in quantità adeguate, apportano un beneficio alla salute dell’ospite.
Quindi si tratta di batteri amici utili al nostro organismo, regolando la digestione.
L’uso improprio di farmaci, lo stress, l’alimentazione sbagliata, l’assenza di movimento possono essere la causa di uno squilibrio della flora batterica creando infiammazione con la probabilità che tutto ciò che mangiamo potrebbe farci male, provocando gonfiore addominale, diarrea, stitichezza, stanchezza, alitosi e nervosismo.
Quali alimenti probiotici vegan possiamo assumere per riequilibrare la flora batterica e quindi la nostra salute?
Il Kefir d’acqua che si ottiene dalla fermentazione dei grani di Kefir, ricco di batteri buoni. Si può preparare anche con il latte di riso aggiungendo frutta.
Il Kimchi, è un alimento piccante originario della Corea, dove l’ingrediente principale è il cavolo, fermentato con peperoncino, aglio, zenzero, scalogno e sale. Si può usare come contorno.
Il Miso, un ingrediente della cucina locale giapponese, deriva dalla fermentazione dei semi di soia con il sale e un fungo chiamato koji. Si usa nelle zuppe e nelle minestre.
Il Tempeh, come il miso deriva dalla fermentazione della soia, popolare in Indonesia, oltre di probiotici è fonte di vitamina B12.
Anche i crauti fermentati contengono grandi quantità di probiotici, se vengono preparati in maniera naturale. È buona norma controllare che non siano pastorizzati, poichè la pastorizzazione uccide i batteri.
Infine ricordiamo che anche il pane a lievitazione naturale fatto con la pasta madre e in sostituzione dello yogurt di latte vaccino possiamo usare lo yogurt di soia.
Anche se si tratta di cibi che appartengono spesso alla cucina orientale, quindi non sempre conosciuti e utilizzati, questi alimenti si stanno rilanciando in tutto il mondo come fonte di probiotici naturali.
di Antonella Tomassini