La melissa è una pianta erbacea e perenne con proprietà antiossidante e antispasmodica, utilizzata contro l’insonnia e lo stress, ma ha anche altre proprietà benefiche per numerosi disturbi.
Scopriamo i vantaggi di questa pianta appartenente alla famiglia delle Labiateae, conosciuta sin dall’antichità e che Carlo Magno diede ordine che la pianta fosse coltivata in tutti i giardini medicinali del suo regno, perché ce ne fosse sempre abbondante disponibilità.
Le foglie di melissa contengono un prezioso olio essenziale e sono indicate per i dolori mestruali, nausea, nevralgie, disturbi della digestione e colite.
La melissa è utile anche per curare il mal di testa, per gli effetti calmanti e rilassanti, la tachicardia, e grazie alla presenza di acidi polifenolici e polisaccaridi svolge attività antivirale.
In Italia si può trovare lungo le siepi e nelle zone ombrose, nei prati e nei pascoli umidi, ma si può coltivare anche nei giardini. Se durante le nostre passeggiate all’aria aperta non riusciamo a trovare la melissa, si può acquistare facilmente in erboristeria, sia in foglie che in tintura madre.
La melissa viene utilizzata per preparare un gradevole infuso.
Basta 1 cucchiaino di foglie di melissa e 1 tazza d’acqua, e se ci piace possiamo aggiungerci qualche goccia di limone.
Facciamo bollire l’acqua e versiamo le foglie lasciandole coperte in infusione per dieci minuti. Filtriamo e beviamo prima di andare a dormire, l’infuso alla melissa è un vero toccasana anche per digerire.
Invece la tintura madre di melissa va usata tre volte al giorno dopo i pasti 20 gocce, oppure 30 o 40 gocce prima di andare a dormire.
Mai abusare di un sovradosaggio, poiché la melissa potrebbe avere il risultato opposto quindi anziché calmarci può farci insorgere ansia e agitazione.
Non usare in caso di ipertiroidismo.
Anche in cucina la melissa è utilizzata, soprattutto per preparare la zuppa e la farifrittata o si può aggiungere nell’insalata di funghi conferendo un gustoso aroma ai nostri piatti.
di Antonella Tomassini