Una delle più recenti scoperte dell’alimentazione vegana, il muscolo di grano è un’alternativa alla carne, ideale per chi ha patologie del sistema epatico e chi ha problemi con il metabolismo dei grassi.
Essendo ricco di glutine, non è idoneo a chi soffre di celiachia o intollerante al glutine.
Leggiamo sul sito di Enzo Marascio, inventore del muscolo di grano la sua storia.
Nel 1991 quando, fu affetto da ipertensione e diabete, decise di abbandonare le cure della medicina tradizionale per curarsi esclusivamente con una sana e corretta alimentazione.
Inizialmente sostituì la carne con il seitan che preparava insieme alla moglie Marisa ma il seitan non era di suo gradimento nè come gusto nè come nutrimento. Cominciò a speziarlo per renderlo più nutriente, aggiungendo le lenticchie, che già gli piacevano molto.
Il risultato non fu subito soddisfacente, ma si impegnò a migliorare il suo impasto iniziale. Una mattina, quasi per caso, l’impasto lasciato la sera prima sul tavolo della cucina, prese una consistenza diversa dal solito ma, simile ad una muscolatura di grano. Marascio non diede subito importanza alla cosa, ma a quell’impasto nato per errore in casa, dedicò molti anni di lavoro.
Il muscolo di grano ricorda per nome, aspetto e consistenza la carne, ma è un impasto a base di grano Cappelli, legumi, spezie, rosmarino, alloro, menta, olio extravergine d’oliva, sale marino.
Contiene il 21 % di proteine, privo di grassi e di colesterolo, con poche calorie (140-150 kcal per 100 grammi) ma con tutti gli aminoacidi essenziali. E’ ricco di ferro, zinco, potassio, calcio e magnesio.
Non si tratta di una produzione industriale, infatti l’azienda familiare di Marascio, riesce a rifornire 3-400 persone tra amici e conoscenti che il titolare ha incontrato negli anni durante le fiere di settore. Il suo obiettivo non è mai stato il guadagno infatti sostiene Marascio – “In tanti ci hanno offerto denaro ma questa scoperta deve andare a favore dell’umanità affinché si possano trarre dall’agricoltura le proteine nobili”.
Leggiamo inoltre la volontà dell’inventore che ha messo anche per iscritto nel suo testamento: “Io ho 64 anni e vorrei che rimanesse di proprietà della gente e non dell’economia. Poi vorrei darlo alla Fao, alle organizzazioni umanitarie trasferendo a loro la proprietà così che possano mettere in piedi la produzione in ogni Stato”.
Certamente è una scoperta che nasce per amore in Calabria, per la precisione a Isca sullo Ionio.
Possiamo provare anche noi a fare il muscolo di grano con gli ingredienti suggeriti dall’ inventore e magari aggiungendo la nostra fantasia.
200 grammi farina di grano
100 grammi lenticchie cotte frullate
brodo vegetale
1 tazza di acqua
spezie miste
sale
Impastiamo la farina con le lenticchie, aggiungendo acqua tiepida, fino ad ottenere un impasto omogeneo. Lasciamo riposare per circa 15 minuti, avvolgendolo in una retina alimentare. Immergiamo nel brodo vegetale a cui si può aggiungere a piacere un pezzetto di alga kombu, le spezie preferite e il sale grosso. Lasciamo cuocere per circa 40 minuti e facciamo raffreddare all’interno del brodo vegetale.
Si può tagliare come più ci piace, a striscette, a fette, a dadini, si può usare per creare sughi e ragù, per un secondo al forno con patate, e in tantissimi altri modi.
di Antonella Tomassini