L’agopuntura è un trattamento della medicina alternativa, nata in Cina più di diecimila anni fa. Raggiunse l’apice ai tempi della dinastia Ming, giungendo fino in Occidente intorno al 1600 grazie ai gesuiti.
L’agopuntura acquistò popolarità dagli anni ’70 approdando prima negli Stati Uniti, per poi giungere in Europa.
Anche in Italia l’agopuntura è considerata una pratica medica ed è quindi riservata esclusivamente ai medici. Poiché esistono diversi professionisti non certificati, che senza scrupoli praticano questo trattamento, è consigliabile affidarsi sempre a mani esperte: una mancata sterilizzazione degli aghi utilizzati durante una seduta può portare a infezioni e malattie molto serie, come l’epatite, l’HIV, ed inoltre si potrebbero utilizzare gli aghi in maniera errata, provocando perforazioni di alcuni tessuti e problemi di altra entità.
Ma in cosa consiste questa antichissima pratica?
Per la medicina cinese Il Qi, l’energia vitale, scorre in tutto il corpo attraverso meridiani energetici che sono dei particolari canali, e quando il suo flusso viene bloccato si verificano disturbi e malattie.
Nel corpo del paziente che si sottopone ad agopuntura, vengono inseriti piccoli aghi metallici che ristabiliscono il benessere del corpo e della mente, è quindi una stimolazione attraverso gli aghi e il calore per ritrovare l’equilibrio.
Indicata per disturbi quali insonnia, mal di testa, acne, psoriasi, dolori mestruali, stress, depressione, allergie, asma, mal di schiena, ipertensione, attacchi di panico, dolori cervicali, riabilitazione nel post- infarto, problemi dovuti alla menopausa ed ultimamente usata per eliminare la dipendenza dal fumo o droghe. È utile anche per le donne in gravidanza, e per chi fa sport.
Chi si vuol sottoporre ad agopuntura, dovrà prima svolgere un vero e proprio colloquio riguardante le proprie condizioni di salute, durante il quale sarà opportuno informare l’agopuntore se stiamo facendo altre terapie mediche o farmacologiche.
Si parte con l’ispezione ossia un esame del viso e della lingua. In questa fase l’agopuntore analizza la forma, la dimensione e il colore della lingua. Procediamo con l’auscultazione con il quale vengono diagnosticati rumori prodotti dal paziente, e l’annusamento con il quale si cercano odori anomali. La terza fase è la palpazione, durante la quale vengono palpati i punti dolorosi e le arterie radiali dei polsi, per rilevarne il ritmo, il volume e la pulsazione. Infine viene eseguita l’indagine, l’agopuntore pone al paziente sette domande su brividi e febbre, se si ha sudorazione, appetito, sete e gusto, defecazione e orinazione, dolore, sul sonno, sul dolore, e alle donne inoltre domande attinenti al ciclo mestruale. Viene dunque effettuata una diagnosi che aiuterà il paziente a risolvere i problemi.
L’ agopuntura se eseguita correttamente, non presenta rilevanti effetti collaterali, eccetto possono manifestarsi lievi emorragie, o ematomi, o una leggera sensazione di intorpidimento o capogiri.
Il riconoscimento dell’agopuntura nell’ambito del SSN è lasciato alla competenza regionale.
La prima visita costa dai 70 ai 100 euro, le visite successive della durata di circa mezz’ora costano dai 50 ai 100 euro.
Per sapere invece chi sono i medici che praticano l’agopuntura, bisogna consultare il sito FISA – Federazione italiana delle società di agopuntura che ci saprà consigliare quello più vicino a noi.
di Antonella Tomassini