La moda diventa sempre più sostenibile. Dopo Gucci, Jean Paul Gaultier e John Galliano, Versace, Armani, Hugo Boss, Ralph Lauren, Calvin Klein, questa volta a dire addio alle pellicce è il marchio Prada, guidato da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada.
Prada diventa fur-free
Prada ha annunciato che a partire dalla Collezione Donna Primavera/Estate 2020, userà materiali innovativi con i quali sostituirà gli inserti di pellicce animali.
“L’innovazione e la responsabilità sociale sono parte dei valori fondanti del Gruppo Prada e la decisione di sottoscrivere la politica fur-free – frutto di un dialogo costruttivo con Fur Free Alliance e in particolare con Lav e con The Humane Society of the United States – rappresenta un importante traguardo nell’ambito di questo nostro impegno” sostiene Miuccia Prada in un comunicato.
Leggi anche Donatella Versace: “Non voglio uccidere animali per fare moda. Non mi sembra giusto”
Dress Me Veg, quando la moda diventa bio, sostenibile e vegan
Moda etica e sostenibile
Joh Vinding, presidente della Fur Free Alliance si dichiara soddisfatto di questa scelta da parte di Prada. “Il Gruppo e i suoi brand si aggiungono a un elenco sempre più lungo di marchi fur-free che testimonia un nuovo approccio dei consumatori nei confronti degli animali”.
Mentre Simone Pavesi, manager LAV dell’area Animal Free Fashion ha dichiarato: “La decisione del Gruppo Prada di adottare una politica fur-free è coerente con una nuova idea di lusso più etico e sostenibile e risponde alle aspettative dei consumatori, oggi più attenti a scegliere prodotti che rispettino l’ambiente e gli animali.”
Leggi anche Gucci dopo la pelliccia elimina anche l’angora dalle proprie collezioni
Niente più pellicce per il marchio di lusso, che già dallo scorso anno aveva dichiarato un possibile cambiamento, anche se gli abiti realizzati finora con inserti animali saranno messi in vendita fino ad esaurimento delle scorte.
Sicuramente è un traguardo importante nella storia della moda e per chi ogni giorno lotta per la vita degli animali.