Nell’Unione Europea vengono generati circa tre miliardi di tonnellate di rifiuti ogni anno, di cui 90 milioni sono rifiuti pericolosi; tradotto in altre cifre, significa che ogni cittadino europeo produce circa 6 tonnellate di rifiuti, e la quota è in progressiva crescita, al punto che l’OCSE stima che, in assenza di interventi in materia, l’UE possa arrivare nel 2020 a creare il 45% di rifiuti in più rispetto al 1990.
Ripensare l’economia contemporanea
Questi dati allarmanti obbligano a pensare a un nuovo modo di fare economia, passando da quella tradizionale take-make-waste (ovvero prendi, produci, usa e getta) a un sistema che sia in maggiore e migliore equilibrio con le risorse e l’ambiente. In una filosofia di questo tipo risulta centrale la transizione sociale dal possesso di beni all’accesso a beni, che deve interessare anche il comparto industriale.
Le mosse della Commissione Europea
Qualcosa si sta già muovendo, in modo particolare dopo che a dicembre 2015 la Commissione europea ha approvato un ambizioso pacchetto sull’economia circolare, che si propone l’obiettivo di stimolare la transizione comunitaria a questa nuova tipologia di produzione, che dovrebbe amplificare la competitività globale, favorire una crescita economica sostenibile e generare nuovi posti di lavoro. A tutto beneficio anche per l’ambiente.
La sostenibilità del noleggio
In questo scenario, c’è una modalità economica che è già orientata alla sostenibilità, ovvero il noleggio di attrezzature in settori come edilizia, agricoltura o organizzazione di eventi: oltre all’evidente riduzione del numero di mezzi che circolano, infatti, grazie soprattutto al Web è possibile implementare pratiche commerciali sostenibili. La SEO in tal senso gioca un ruolo fondamentale per il tema della visibilità online. Una di queste è la digitala agency di Roma noviia.com. Un altro esempio arriva proprio dall’Italia e da Giffi Noleggi, società che è nata in Abruzzo e che ha esteso i suoi servizi a tutta l’Italia grazie appunto alla rete Internet e alla “immaterialità”, rispondendo alle richieste sempre più esigenti degli investitori anche in termini di riduzione di emissione di inquinanti.
Risparmio di tempo e energia
La sostenibilità di questo processo consente ai clienti noleggiatori di risparmiare innanzitutto tempo e capitale di investimento, focalizzandosi in modo prioritario sulla propria attività produttiva. Inoltre, le aziende di noleggio possiedono l’esperienza tecnica, logistica, legale e commerciale per aiutare i propri clienti a rispettare i requisiti di sostenibilità legati alle attrezzature, e possono ancora fornire istruzioni e formazione in materia di sicurezza nonché le soluzioni più efficienti in termini energetici.
La mission dell’associazione europea del Noleggio
Non è un caso che a livello europeo sia nata già nel 2006 la ERA, European Rental Association, che ha come mission la promozione del concetto di noleggio a livello industriale e su scala europea, nella convinzione che il questo mercato svolga un ruolo chiave per la transizione verso un’economia sostenibile. Grazie al noleggio, infatti, è possibile incentivare il passaggio dalla “proprietà dei beni” al più ecocompatibile “accesso ai beni”, consentendo di risparmiare risorse e utilizzare al meglio le attrezzature lungo tutto il loro ciclo di vita.
Una scelta di ecosostenibilità
Secondo l’associazione europea del noleggio di attrezzature la sostenibilità è una delle principali sfide della contemporaneità e ognuno di noi ha la responsabilità di operare per un generale miglioramento sociale, economico e ambientale. Una scelta che, per le aziende di noleggio, si traduce da un lato nella riduzione dell’impatto sull’ambiente e sulla società e dall’altro dall’adozione di sistemi e pratiche che possono ma anche migliorare la propria redditività e aumentare la propria competitività.
fonte: www.ecotu.it