In questi ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di alimentazione vegana ed alimentazione vegetariana. Entrambi i regimi alimentari escludono il consumo di carne, preferendo i cibi di natura vegetale. La differenza fra i due è che, mentre per l’alimentazione vegetariana è previsto anche il consumo di prodotti di derivazione animale (come uova e prodotti caseari), ciò non avviene per l’alimentazione vegana.
Nel corso degli anni queste due scelte alimentari sono entrate anche a far parte del mondo degli sportivi. Il dubbio che assale molti atleti però è: si può praticare dello sport ad alta intensità senza dover assumere proteine animali? Per rispondere a questo quesito occorre sfatare alcuni pregiudizi ed il luogo comune secondo il quale “soltanto un’alimentazione integrata con proteine di origine animale può contribuire a migliorare la forza e la massa muscolare, e quindi le proprie prestazioni”.
Le proteine sono macronutrienti fondamentali per il nostro organismo poiché svolgono funzioni essenziali all’interno delle cellule. Sono costituite inoltre da dei “mattoncini” base chiamati aminoacidi: è grazie alla loro combinazione che si possono formare i diversi tipi di proteina. Gli aminoacidi di cui il nostro organismo necessita sono svariati ed esso è in grado di sintetizzarli tutti, ad esclusione degli aminoacidi essenziali che prende direttamente dagli alimenti. Questo tipo di aminoacidi sono presenti nella carne e nei suoi derivati, ma anche negli alimenti di origine vegetale come la soia ed i legumi. [easyazon_infoblock align=”right” identifier=”8854190594″ locale=”IT” tag=”ilveganoita-21″]
Un aspetto importante da considerare e che talvolta induce ad equivoci è il cosiddetto valore biologico, un particolare parametro di valutazione dei cibi a seconda della qualità di proteine che contengono. Le proteine con un valore biologico elevato sono quelle appartenenti al mondo animale, mentre quello del regno vegetale risulta più basso. Non tutti sanno però che si possono comunque ottenere proteine ad alto valore biologico combinando legumi e cereali insieme.
Per le persone adulte è raccomandata un’assunzione media giornaliera di proteine di 0,8 grammi per ogni chilo di massa corporea. Questo valore è superiore per chi pratica sport ad alta intensità.
Scegliere una delle due metodiche alimentari non implica alcuna problematica per un atleta, né a livello di prestazioni, né per quanto riguarda la salute.
Nel mondo dello sport abbiamo esempi eccellenti di sportivi vegani e vegetariani: vincono competizioni importanti, seguono un tipo di preparazione atletica che gli consente di raggiungere dei risultati da record e rappresentano per molti appassionati dei miti veri e propri. È il caso di Carl Lewis, uno degli sportivi vegan più celebri: ha vinto 10 medaglie olimpiche, numerosi riconoscimenti nel campo dell’atletica leggera, soprattutto nella staffetta e nel salto in lungo. O ancora, di Fiona Oakes, atleta britannica vegana sin da bambina e divenuta campionessa internazionale di maratona. Oppure, spostandosi nel mondo del Triathlon, di Brendan Brazier, quarantenne canadese celebre per la sua elevata resistenza e per le sue incredibili imprese sportive nonché autore di numerosi libri sull’alimentazione vegan.
Adottare tali scelte alimentari è possibile dunque: occorre però fare attenzione al giusto bilanciamento della propria dieta. Evitare il fai da te, che in alcuni casi può condurre ad anemia, e rivolgersi a dei nutrizionisti esperti, in modo da avere un supporto adeguato e un piano alimentare corretto.
Redazione IlVegano
