La dieta vegana è nutrizionalmente adeguata per ogni periodo della vita, per i bambini, per i giovani e anche per gli anziani, condizionando in maniera positiva la vecchiaia attraverso il mantenimento di una buona efficienza delle funzioni cognitive di una buona attività fisica.
Scopriamo quali regole seguire se decidiamo di avere una alimentazione vegana dopo i 60 anni.
Un anziano dovrebbe mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, e una porzione di legumi e cereali, per rafforzare il sistema immunitario ed una buona quantità di fibre utili per combattere la stipsi che è un problema molto frequente a questa età, dovuto spesso alla carenza di fibre nella dieta.
Durante il periodo che va dai 65 anni ai 75 anni, si ha una perdita di massa magra, ossia i muscoli, e si presenta invece un aumento di massa grassa.
La sarcopenia, ossia la riduzione della massa muscolare scheletrica, è causa della disabilità fisica, ecco perché sono facili le cadute nei soggetti anziani, e si ha una riduzione del metabolismo basale.
Mentre la massa grassa si accumula soprattutto intorno agli organi dell’addome, provocando malattie come il diabete, ipertensione, problemi cardiovascolari e tumori.
Quindi intraprendere una dieta vegana quando si è anziani può solo migliorare la qualità della nostra vita.
La dottoressa Luciana Baroni, medico chirurgo, specialista in neurologia e geriatria, presidente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana spiega quali sono i vantaggi di una alimentazione vegan dopo i 60 anni.
“Dopo i 60 anni aumenta l’incidenza di malattie croniche come diabete, malattie cardiovascolari, obesità-sovrappeso, che sono conseguenza del nostro stile di vita e che possono quindi essere prevenute e anche trattate con un’alimentazione vegetariana, soprattutto vegana senza grassi. Se si rispettano i principi per realizzare una dieta vegetariana equilibrata, non solo non ci sono rischi ma probabilmente dei vantaggi, proprio in termini di prevenzione e trattamento di malattie croniche quali il diabete, le malattie cardiovascolari, l’obesità e il sovrappeso.”
La dottoressa Baroni consiglia cereali, cibi proteici, verdura, frutta, frutta secca e semi oleaginosi, grassi, da consumare possibilmente in forma integrale o minimamente trasformata. “È importante fare attenzione a limitare e scegliere con attenzione i grassi, con particolare riguardo alle fonti di omega-3 (fornite dal gruppo della frutta secca e grassi) e assicurarsi adeguate assunzioni di calcio, vitamina D e vitamina B12 tramite integratori o latte di soia.”
Ovviamente come per ogni cosa è opportuno informarsi e consultare il proprio medico.
I consigli migliori sono quelli di fare lunghe passeggiate per mantenere l’attività fisica, stare all’aperto e al sole, nelle ore giuste, bere tanta acqua, almeno 6-8 bicchieri di acqua al giorno poiché si può nell’anziano ridurre la sensazione di sete, portando alla disidratazione, e mangiare cibi sani e nutrienti.
Di Antonella Tomassini