Viaggiare all’estero con gli animali è sicuramente meglio di lasciarli a casa da soli o portarli in pensione.
Se abbiamo deciso di partire e portare con noi i nostri animali ecco una mini guida che potrà esserci utile prima di fare il viaggio, sia per tutelare la loro salute, ma anche per non incombere le regole del paese dove abbiamo deciso di andare.
Sarà opportuno informarsi con largo anticipo, in alcuni casi almeno sei mesi prima della partenza per preparare tranquillamente la valigia.
Se abbiamo deciso di partire in uno stato della Unione Europea, è opportuno contattare il consolato italiano delle Nazioni di destinazione, e informarsi sugli obblighi sanitari in vigore. Di solito basta portarsi il passaporto specifico per gli animali domestici, rilasciato dai servizi veterinari dell’azienda sanitaria locale.
Se invece abbiamo deciso di andare in altri paesi europei, come la Gran Bretagna occorre che l’animale abbia un microchip identificativo ed un certificato ufficiale dove vengono riportate le condizioni di salute e le vaccinazioni dell’animale. Ed è obbligatorio anche l’esame del sangue dell’animale, eseguito almeno 6 mesi prima della data di partenza, escludendo i cuccioli inferiori ai tre mesi.
Se abbiamo deciso di andare in un altro continente, bisogna contattare l’ambasciata italiana del paese che abbiamo scelto come meta e informarsi sulle leggi in vigore.
Tutte le compagnie aeree accettano animali a bordo, ma è meglio informarsi in anticipo. Per essere autorizzati a viaggiare in aereo col proprio animale si devono rispettare determinati parametri che danno la possibilità di avere il proprio cane, gatto, furetto vicino e viaggiare insieme in cabina senza dover andare nella stiva dell’aereo e procurare stress al nostro pets.
In quasi tutti i paesi è obbligatorio portare il cane al guinzaglio e museruola sui mezzi pubblici, quindi ricordiamoci di mettere in valigia tutto ciò che serve.
Se infine abbiamo deciso di partire in macchina, ricordiamoci di trasportare i nostri amici a 4 zampe in un trasportino o di separare la postazione di guida dai sedili posteriori con un’ apposita rete, dopo autorizzazione della Direzione generale della Motorizzazione.
Per alcune realtà cosiddette particolari, ovviamente ci sono esigenze specifiche, come ad esempio scoprire quali sono le zone free a Dubai.
di Antonella Tomassini
