Jo-Anne McArthur è una famosa fotoreporter canadese, tra le dieci donne più attiviste del pianeta che cerca di cambiare il mondo con l’obiettivo della fotocamera. Autrice del libro We Animals, noi animali, uscito in tutto il mondo, da oltre dieci anni con le sue sorprendenti immagini di animali, oppressi in allevamenti intensivi e in ambienti non consoni al proprio habitat, Jo-Anne trasmette con le sue fotografie la verità assoluta ma anche un barlume di speranza, e come sostiene lei stessa, le sue fotografie servono per illuminare lo sguardo e innestare l’immaginazione.
“Spero che vi prendiate il giusto tempo non solo per guardare ma per vedere, anche solo come gesto di rispetto per i miliardi di animali di cui non notiamo né la vita, né la morte.”
Captive, il suo nuovo libro ed emozionante lavoro uscirà ad aprile 2017 (la versione in inglese), con oltre 100 foto scattate in venti paesi nei cinque continenti realizzate per denunciare la violenza a cui vengono sottoposti gli animali nello zoo, grazie ai contributi di Virginia McKenna, co-fondatrice della Born Free Foundation, di Lori Gruen, filosofa e scrittrice, di Ron Kagan, CEO della Detroit Zoological Society.
Born Free Foundation a Ottobre 2016 ha esposto alcune fotografie del libro, presso una mostra del parlamento europeo a Bruxelles per dimostrare le condizioni in cui vivono gli animali negli zoo europei, una dura e squallida realtà, che vede come protagonisti anche alcuni zoo italiani, ritenuti tra i peggiori nel continente.
Daniel Turner di Born Free ha sostenuto che questo è inaccettabile e spera che questa raccolta di fotografie contribuirà a un maggior impegno per il miglioramento degli standard del benessere animale negli zoo europei.
Perché lo zoo è cattura, violenza, solitudine, distruzione dell’identità animale, e come il circo, per i bambini è uno spettacolo diseducativo.
E noi non vediamo l’ora di divulgare il suo progetto e soprattutto di vedere le sue fotografie, per dire basta allo zoo, alla sofferenza degli animali.
Per la prevendita di Captive e per finanziare il progetto di Jo-Anne McArthur
di Antonella Tomassini