Sabato scorso a Trafalgar Square tre attivisti vegani, hanno messo in scena una protesta contro lo specismo, fingendosi carne umana, ricoperti di sangue finto e imballati come se il loro corpo fosse cibo con le etichette del prezzo con una data di utilizzo e il prezzo della “vita stessa”.
La manifestazione, organizzata dalla campagna “Direct Action Everywhere”, un’associazione di attivisti per i diritti degli animali che punta alla parità delle specie, ha riunito moltissima gente, scesa in piazza con slogan come “non è cibo, è violenza”.
La protesta di sabato si è conclusa con la marcia alle Camere del Parlamento, come parte di una campagna globale per i diritti degli animali.
Un portavoce di Direct Action Everywhere ha dichiarato al London Evening Standard: “Ogni animale ucciso dall’industria della carne era un individuo unico, proprio come un cane o un gatto. Ma gli animali vengono trasformati da un’industria ingannevole in qualcosa di irriconoscibile – merci di massa per il consumo. Ma il cambiamento sta avvenendo, sempre più persone si svegliano e capiscono quale è la verità di ciò che accade nei macelli e nelle fattorie animali, ed è per questo che noi, crediamo che gli animali dovrebbero avere il diritto di vivere liberi dalla prigionia e dalla violenza, proprio come noi”.
Un altro membro del gruppo, che non ha rivelato il proprio nome, ha detto invece alla MailOnline: “Come vegani vogliamo mostrare ad altre persone che esiste un modo compassionevole di vivere e come trattare gli animali”.
Come è successo già a Parigi, con la messa in scena della donna arrostita a fine luglio per denunciare il consumo di carne, anche Londra scende in campo per i diritti degli animali, sperando che manifestazioni del genere possano finalmente essere da esempio per tutti.