È uscito qualche giorno fa Animal Crossing: New Horizons, il nuovo videogame della Nintendo, l’azienda giapponese, una tra le più grandi nel mondo, specializzata nella produzione di videogiochi e console.
Animal Crossing
Il gioco ci catapulta su una fantastica e sperduta isola. La natura regna sovrana, e accanto a noi vivono animali di tutte le specie ma anche pesci ed insetti.
Si va anche a pesca e si catturano gli insetti per poi portarli al museo, dove verranno esposti: questa in pratica è una delle tante missione del giocatore.
Ed è proprio di questi giorni l’uscita di un articolo sul sito ufficiale della Peta, l’associazione americana che si batte per i diritti degli animali, dove vengono messi in risalto i vari punti non etici.
La guida vegana di Peta
Peta dopo aver riconosciuto il videogame come non etico, ha pubblicato subito una guida vegan per far capire ai fan della saga, che anche se si tratta di un gioco, non bisogna ferire gli animali.
“Siamo d’accordo che si tratta di pesci non veri, che non provano dolore rispetto a quelli della vita reale, ma il giocatore dovrebbe capire che la pesca è dannosa per gli animali e il pianeta”, è scritto sulla guida.
Quindi il giocatore andando a pesca, o catturando i granchi eremiti o dissotterrando le vongole deturpa la bellezza della sua isola fantastica. Oltre a non rispettare gli abitanti del mare.
L’associazione americana dichiara – “È una delusione che in un gioco in cui gli abitanti di un villaggio, tutti di specie diversa coesistano armoniosamente con gli umani, vengano incoraggiati comportamenti lesivi nei confronti di pesci e insetti. Anziché essere conosciuti come individui che vivono, respirano e hanno sentimenti, sono presentati come forme di intrattenimento per gli altri abitanti.”
E spiega ancora nella guida: “Nel mondo reale ogni anno, i pescatori lasciano dietro di sé una scia di vittime che coinvolge milioni di uccelli, tartarughe, delfini e altri animali che subiscono ferite debilitanti dopo aver ingoiato ami o impigliati nelle lenze. I riabilitatori della fauna selvatica affermano che l’attrezzatura da pesca scartata è una delle maggiori minacce per gli animali acquatici.”
No ai comportamenti sbagliati
Una lunga serie di comportamenti sbagliati assolutamente da non fare nel videogioco.
Peta ci offre con questa guida l’opportunità di diventare giocatori etici. Vivere su un isola selvatica dove gli animali sono liberi dai pericoli e senza nessuna sofferenza.
E nel gioco la frutta diventa il nostro cibo e ci rende più forti tanto da spaccare le rocce. E che ci permetteranno di ricevere campane e risorse extra.
Un modo ironico e simpatico quello di Peta per diffondere il rispetto degli animali, che però è stato deriso dai molti fans di Nintendo, e anche da chi è vegano da anni, considerato che si tratta di un semplice gioco.
Numerosi i commenti negativi sui social di coloro che hanno esposto il proprio dissenso poiché gli animali di Animal Crossing non subiscono ferite.
Molti però i commenti di difesa verso l’associazione dei diritti degli animali, che ha ribadito – “Siamo tutti animali e tutti meritiamo rispetto.”
Questo il vero messaggio della guida vegana. Sicuramente servirà per spiegare ai nostri bambini come comportarsi in maniera rispettosa verso gli animali. Così nel gioco come nella realtà.
Se siete appassionati di video game e volete scoprire i comportamenti etici di Animal Crossing date uno sguardo alla guida vegana Peta.
Buon divertimento! E ricordiamoci di condividere i messaggi vegani sulla bacheca del gioco.
Ph credits Peta