Il Piñatex è una stoffa simile al cuoio, che sta avendo molto successo in tutto il mondo.
Un motivo c’è e ve lo spieghiamo. 😉
Nato dall’idea della spagnola Carmen Hijosa, designer di moda del Royal College of Art and Design di Londra, il Piñatex è un materiale sostenibile e soprattutto cruelty free, infatti per realizzare questo speciale cuoio non occorre la pelle dei bovini, ma semplicemente la fibra di foglie di ananas.
Quindi un materiale ecologico, biodegradabile e completamente privo di derivati del petrolio.
La designer ha lavorato nelle Filippine, dove la coltivazione di ananas è una delle maggiori risorse del paese, per ricercare le caratteristiche di questo materiale, prendendo spunto dagli abiti tradizionali del posto, spesso bordati con le fibre di foglie di ananas.
Infatti il Barong Tagalong, una camicia trasparente decorata con ricami è l’indumento tradizionale delle Filippine ed è intessuto anche con le foglie di ananas.
Da questo materiale si possono ottenere borse, cinture, giacche e tutto quello che si può creare con il cuoio tradizionale.
E’ sicuramente molto più economico del cuoio tradizionale, 23 euro al metro quadro.
Per fare un metro quadro di questa stoffa, occorrono 480 foglie mediamente le foglie di 16 ananas.
Nel settore dell’abbigliamento e degli accessori il Piñatex rappresenta un cambiamento eccezionale, soprattutto perché la richiesta di prodotti di origine non animale è sempre più richiesta.
La società fondata da Carmen si chiama Ananas Anam ed ha l’obiettivo di fornire un tessuto unico e innovativo che promuove lo sviluppo sociale, culturale ed ecologico stabilendo una forte economia circolare attraverso lo sviluppo di un business di successo commerciale che sostiene le comunità agricole locali.
Inoltre gli scarti del processo industriale di trasformazione non vengono gettati ma diventano biomassa facilmente convertibile in fertilizzante, ed in un futuro, come afferma la designer il materiale potrebbe essere impiegato in ambito sanitario e nell’edilizia ed essere impiegato come materiale isolante per le abitazioni. Infine si spera che il tessuto possa diventare un rivestimento antibatterico e traspirante per le ferite.
Sicuramente questa è una buona notizia per gli animali, per l’ambiente e per noi.
di Antonella Tomassini