Dire no a carne e pesce, ma anche a latte e latticini, uova e miele, non è facile per chi non è vegano o vegetariano.
Però, perfino chi non riesce a rinunciare a determinati alimenti ma ama la natura, può dare il suo contributo nel salvare milioni di animali.
Infatti é sufficiente un piccolo sacrificio: rinunciare un solo giorno a settimana ai “piaceri” della tavola può determinare un grande impatto sulla salvaguardia del mondo animale.
Secondo i calcoli della Lav (che proprio in base a questi dati ha lanciato il Mercoledì Veg) agli italiani basta un solo giorno da vegano a settimana per risparmiare energia, acqua e salvare foreste e animali: per un anno, si risparmierebbe la vita di 12 milioni di animali, senza considerare i pesci.
Numeri importanti
Giusto per dare un’idea dei numeri.
Se 1.000 persone adottassero per un anno una dieta vegana, per un solo giorno a settimana, salverebbero la vita a 5.000 polli o a 5.400 conigli o 52.000 platesse.
Se rinunciassero a una bistecca da 500 grammi una volta a settimana, sempre in un anno, salverebbero 910 metri quadrati di foresta, oppure si risparmierebbero 390 chili di cereali, o 403.000 litri d’acqua o 936 chili di anidride carbonica.
Un giorno vegano a settimana, moltiplicato per tutti gli italiani, consentirebbe di ridurre di molto anche l’inquinamento.
Secondo i calcoli, fino all’equivalente delle emissioni di anidride carbonica prodotta da un SUV che percorre 1 miliardo e 600 milioni di chilometri!
O potrebbe anche risparmiare un livello di energia pari al consumo di una lampadina accesa continuativamente per circa 280 giorni…
Attenzione in crescita
A far ben sperare é il fatto che il numero di vegetariani e vegani in Europa e in Italia è in crescita esponenziale: in Italia sono censiti più di 9 milioni di vegetariani, all’interno dei quali ci sono diverse migliaia di persone vegane (in base alla ultime stime i vegani in Italia sono circa 450.000)!
Una crescita evidente anche all’interno di supermercati e ristoranti, dove sono sempre più presenti prodotti per vegani e vegetariani, e anche nell’apertura di negozi ‘animal-free’, dalle pasticcerie alle farmacie.
Segno di una sempre maggiore attenzione nei confronti della salute e dell’ambiente: é importante ricordare che la produzione di proteine animali è la terza causa di inquinamento del pianeta.
Quindi qual é il messaggio finale…?
Anche se non siete vegani e non avete alcuna intenzione di diventarlo ponetevi l’obiettivo di ridurre la quantità di carne e di proteine animali che mangiate duranti i vostri pasti.
Farà bene alla vostra salute, alle vostre tasche ma soprattutto all’ambiente in cui noi tutti viviamo!