E’ capitato a tutti di digiunare qualche volta nella vita: per un’indigestione, in preparazione ad un intervento chirurgico o nel post-operazione, per motivi religiosi o anche per un’emozione forte che ha chiuso lo stomaco, ma il digiuno può essere usato per dimagrire e/o per migliore la salute? Si, se effettuato nel modo corretto.
Digiuno: tutti i benefici
I benefici possono essere numerosi, teniamo conto che dopo sei ore la glicemia (ossia il livello di zuccheri nel sangue) si mantiene stabile, così che l’organismo va a bruciare i grassi di deposito per ottenere energia necessaria alle varie attività e non quella derivante dal cibo. D’altra parte si producono corpi chetonici che sopprimono ulteriormente la fame, quindi mano a mano che passano le ore il corpo si abitua al digiuno e la sensazione di fame si riduce.
Effetti positivi del digiuno
Gli effetti positivi si hanno:
- Sulla perdita di grasso in eccesso,
- Con l’aumento delle difese immunitarie e
- Con una maggiore energia.
Premesso che le condizioni di salute ce lo consentono, idratando correttamente il corpo possiamo digiunare per diverse ore senza nessun disagio, è uno stratagemma anche per imparare a distinguere fra la vera sensazione di fame dall’appetito. La prima si manifesta con delle contrazioni gastriche, il classico brontolio alla pancia che dura circa 20 minuti per poi scomparire e ricomparire ogni 2-3 ore se non è soddisfatta, mentre l’appetito è quella sensazione che arriva all’improvviso anche se abbiamo finito di mangiare da poco.
Oggi non siamo più abituati ad avvertire la fame perché abbiamo cibo a disposizione in ogni momento della giornata. Riprogrammiamo le nostre abitudini alimentari aspettando di avere realmente fame per mangiare, dando il tempo necessario al corpo per digerire completamente tra un pasto e l’altro.
Come fare il digiuno
Esistono vari protocolli di digiuno, di base è necessario non mangiare nessun cibo solido, né tanto meno liquido, che abbia calorie per diverse ore (dalle 16 alle 24 ore).
Come possiamo strutturare un digiuno?
Sfruttando la notte: se le abitudini alimentari sono ottimali, tra la cena e la colazione del giorno successivo passano dodici ore di digiuno, basta, quindi, ritardare il primo pasto della giornata e/o anticipare l’ultimo della sera precedente.
Praticamente possiamo organizzarci nel seguente modo:
- Anziché fare colazione alle 8 del mattino perché siamo abituati così, saltiamola e concediamoci uno spuntino a mezzogiorno (se riusciamo mangiamo direttamente a pranzo arrivando a 18 ore di digiuno).
- C’è anche chi non è affatto abituato a fare colazione ma commette un errore grave: prende uno o più caffè zuccherati e /o macchiati, ingerendo, di fatto, calorie e soprattutto comportando un aumento di zucchero nel sangue. In questo caso, basta semplicemente non zuccherare il caffè.
- Oppure si può fare un piccolo spuntino nel pomeriggio, entro le ore 16, e poi digiunare fino alla colazione delle 8 del giorno successivo.
Durante il digiuno è necessario idratarsi bene con acqua o tisane, tè, e, qualche caffè sempre senza zucchero.
Se siamo abituati ad allenarci non c’è nessuna controindicazione, e comunque un po’ di attività fisica ci farà sicuramente bene.
Digiuno una volta a settimana
Nel proseguo della giornata alimentare, è importante non “compensare”, ma mangiare normalmente, l’unica accortezza da tenere è gestire il primo pasto dopo il digiuno, con cibi a basso indice glicemico, ossia carboidrati complessi: verdura, cereali integrali e frutta fresca.
Detto questo, se le condizioni di salute consentono, mettiti alla prova: digiuna, anche solo per un giorno a settimana, ti renderai conto che è più semplice di quanto sembra e ti sentirai più energica e attiva, e il tuo corpo ti ringrazierà.
di Giovanna Senatore