Leggendo le etichette riportate sui prodotti cosmetici e farmaceutici scopriamo che gli ingredienti vengono indicati secondo un ordine decrescente, dall’ingrediente contenuto in percentuale più alta a quello in percentuale più bassa. Le sostanze chimiche hanno un nome in inglese, mentre quelle vegetali vengono indicate con il nome botanico in latino.
Una vera confusione per il consumatore, che vuol acquistare prodotti sicuri e di qualità ma trova davanti a se termini quasi sconosciuti o sigle di cui non sa nulla.
Ultimamente sentiamo parlare spesso dei parabeni, che sono tra gli ingredienti di moltissimi prodotti.
Ma cosa sono non tutti lo sanno, anche se la curiosità è nata di recente poiché su alcuni prodotti cosmetici è riportata la dicitura “senza parabeni” o “paraben free”.
Cosa sono i parabeni, dove li troviamo e perché sarebbe meglio non utilizzarli?
I parabeni sono conservanti, quindi elementi chimici che si possono trovare in creme da viso, trucchi, deodoranti, shampoo, creme solari, prodotti per capelli e anche in alcuni alimenti, come i sottoaceti, i prodotti da forno e bibite addizionate con anidride carbonica.
Nel campo alimentare vengono chiamati E 214 e E219, ecc. mentre in cosmesi i parabeni, che sono sei principali, vengono chiamati con il nome in inglese: methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben, butylparaben e benzylparaben.
Ora proviamo a leggere le etichette di tutti i prodotti cosmetici che abbiamo in casa e noteremo il largo consumo di questi conservanti da parte delle case produttrici che utilizzano questi componenti per le proprietà battericide e funghicide, e quindi per far mantenere a lungo i prodotti anche sugli scaffali dei negozi senza bisogno di refrigerazione.
Negli ultimi anni è nato un acceso dibattito sui parabeni, poiché oltre a causare nei soggetti sensibili dermatiti e asma, potrebbero favorire, soprattutto quelli presenti nei deodoranti, il tumore al seno.
I parabeni sono legalmente autorizzati nell’Unione Europea, poiché le case cosmetiche dichiarano che sono innocui alla salute.
I ricercatori affermano invece il contrario e dichiarano la tossicità per l’organismo umano, dimostrato in diversi studi e ricerche scientifiche.
Queste sostanze una volta penetrate attraverso la pelle o nel caso alimentare ingerite, si accumulano nel corpo restando intatte nei tessuti.
La dott.ssa Dabre, insieme a un team di ricercatori dell’Università di Reading, ha condotto a tal proposito uno studio interessante che ha dimostrato la presenza di parabeni nel tessuto mammario di 18 pazienti su 20 che soffrivano di cancro al seno.
Purtroppo essendo un numero minimo di pazienti la ricerca della dott.ssa Dabre non è risultata sufficiente a correlare parabeni e tumori al seno, ma ha appunto dimostrato solo che i parabeni si accumulano nei tessuti.
Poiché ancora noi consumatori non abbiamo avuto una risposta precisa, sta a noi la responsabilità della scelta.
Sicuramente esistono valide alternative ai parabeni, come i prodotti di cosmetici organici, che grazie alle tinture estratte da erbe organiche di alta qualità sono in grado di conservarsi fino a due o tre anni senza l’aggiunta di additivi.
Ovviamente facciamo attenzione anche a quei prodotti con la dicitura “senza parabeni” poiché potrebbero contenere altri tipi di additivi chimici, ugualmente dannosi.
di Antonella Tomassini