Sentirsi assonnati dopo pranzo è tipico di chi ha una alimentazione sbagliata o chi svolge una vita troppo sedentaria o chi soffre di patologie epatiche e gastrointestinali.
Quasi sempre la causa principale è il carico glicemico, ovvero la misura di quanto ciò che mangiamo fa salire la glicemia, che è la concentrazione di glucosio nel sangue.
Se durante le feste abbiamo abusato a tavola è normale che il nostro corpo ne risentirà e proveremo una stanchezza maggiore.
I motivi alla base di questo problema possono essere vari, come differenti sono i punti di vista degli studiosi. Alcuni ricercatori, infatti affermano che la stanchezza dopo pranzo è un fatto naturale, poiché dopo 7 ore dal risveglio mattutino è lecito far il riposo pomeridiano, ma che non superi la mezz’ora per essere efficiente.
Altri studiosi al contrario affermano che la sonnolenza dopo pranzo, è dovuta a pasti molto ricchi di carboidrati e che il glutine presente nella pasta, causa reazioni chimiche che arrecano stanchezza al nostro corpo dopo aver mangiato.
Cosa fare per evitare che ci venga sonnolenza dopo i pasti?
Innanzitutto fare una sana e buona colazione, che ci servirà per affrontare con energia la giornata. Scegliamo latte vegetale, frutta fresca, cereali, biscotti secchi.
A metà mattina è opportuno fare uno spuntino, in modo tale da non abbuffarci durante il pranzo, ottimo se lo facciamo con una frutta o uno yogurt di soia magro o alla frutta.
Al pranzo scegliamo un pasto leggero, non abbondante, equilibrato con carboidrati, grassi e proteine, consumiamo riso con verdure, verdura fresca e frutta secca o legumi.
Importante fare movimento fisico, basta una passeggiata al giorno dopo pranzo, magari insieme al nostro cane, per evitare che ci prenda la sonnolenza. Evitiamo infine gli alcolici, che agiscono sul nostro sistema nervoso generando la sensazione di sonnolenza ed anche il caffè, che non ci sveglierà, come al contrario pensiamo, poiché la caffeina dà subito abitudine e lo zucchero che aggiungeremo al caffè sarà un ulteriore motivo per darci sonnolenza.
di Antonella Tomassini