Nasce a Messina, Kweder, il nuovo progetto imprenditoriale nel campo della moda di ultima generazione, dall’idea di tre giovani e dinamiche sorelle siciliane, di origine siriana, che hanno unito le loro passioni: la moda e l’amore per gli animali.
Lo slogan di Amira, Naife e Jamila infatti è Human and Animal Friendly.
Hanno deciso di utilizzare risorse etiche e materiali privi di derivati animali proprio perché come sostengono le tre fondatrici “la moda è un inno alla bellezza”, puntando sulla filosofia vegan e sulla riscoperta di arti e antichi mestieri caratteristici della tradizione italiana poiché “il ritrovare il contatto con il mondo, con la propria storia e con il proprio io è la sensazione che pervade un artigiano in ogni istante del suo lavoro, in ogni pensiero che attraversa la sua mente, mentre si fonde con la materia nei sapienti gesti acquisiti, semplicemente, vivendo.”
Le sorelle Kwender affermano: “In ogni più piccola cucitura accurata delle nostre borse artigianali, nel taglio sapiente delle tomaie delle nostre scarpe, in ogni accostamento cromatico della nostra produzione vi regaliamo un pezzetto di anima artigiana, per permettervi di rallentare un attimo, quel tanto che basta.”
Per le neoimprenditrici è possibile creare bellezza ed eleganza esaltando tradizioni millenarie, grazie ad un’innovazione in grado di preservare la natura. Il loro obiettivo è quello di vivere in armonia con l’ambiente, e soprattutto quello di far maturare una visione etica del bello, creando un trinomio tra eleganza, qualità e rispetto degli animali.
La loro prima collezione, primavera – estate 2017, fresca, gioiosa e armoniosa ispirata ai colori della Sicilia, chiamata appunto “La Sicilia prêt à porter”, punta ad una produzione ecosostenibile di scarpe e borse, e si può visionare sul loro sito.
Sicuramente sono da premiare il dinamismo, la professionalità e la tenacia, con cui le tre sorelle hanno realizzato il loro sogno, augurandoci che la passione e l’amore per gli animali porterà il made in Sicily, in tutto il mondo.
di Antonella Tomassini