Nasce a Trofarello, alle porte di Torino, Foodstock, una piccola azienda agricola familiare, pensata per i vegani e i vegetariani sempre a caccia di prelibatezze e novità, ma non solo.
Creata pochi anni fa per la gioia dei buongustai, dall’idea di Filippo Civran, un giovane di poco più di trent’anni, senza nessuna esperienza nel settore ma con la passione delle antiche erbette selvatiche, quelle per intenderci che le nostre nonne sapevano riconoscere nei campi e dalla curiosità per i frutti rari. Ad accompagnarlo in questa coraggiosa avventura è la simpatica zia Franca, andata in pensione, dopo una vita di lavoro in ufficio.
Dopo aver preso un terreno di un ettaro, hanno iniziato insieme a coltivare soprattutto frutti insoliti e a trasformarli in confetture deliziose, conserve, fermentati probiotici, chutney, sciroppi e aceti di frutta.
Ogni prodotto è confezionato artigianalmente, con cura e in serie limitate.
La vetrina dei prodotti dell’azienda è veramente eccezionale e fantasiosa: Gelso, Josta, Nashi, Pesche, Azzeruoli, Amelanchier, Goumi del Giappone, Anguria bianca, Arancia, Limone e Vaniglia, Ciliegie e Semi di chia bianca, Ciliegie, Albicocche e Rabarbaro, Albicocche, Lamponi rossi, Lamponi gialli, Lamponi e Fragole, Fragole, Fragole e More, Fragole e Rabarbaro, Fragole, Menta e Pepe nero, Rabarbaro e Arancia, Rabarbaro, Kiwi e Grappa, Kiwi e Mela, Kiwi, Ribes nero, Ribes rosa, Ribes rosso, Ribes giallo, Ribes giallo e Peperoncino, Mele antiche e Scorze di limone, Mele antiche, Cannella e Chiodi di garofano, Mele antiche, Menta e Pepe nero, Mele antiche e Uva passa, Mele antiche, Uva spina bianca, Uva spina rossa.
Golosità per ogni gusto e palato, coltivate in modo naturale e sano e soprattutto senza derivati animali.
Nella azienda oltre ai frutti insoliti, si coltivano erbette selvatiche, fiori eduli ossia fiori commestibili, utilizzati principalmente per impreziosire piatti ed insalate e piante erbacee come il cardo mariano, usato nel Medioevo come rimedio medico contro i disturbi epatici.
Filippo ci spiega che il nome del cardo mariano deriva dalle macchie bianche presenti sulle sue foglie: la leggenda racconta che sarebbero state prodotte da una goccia del latte della Vergine Maria, ricompensa alla pianta che aveva difeso con le sue spine il piccolo Gesù inseguito dalle guardie di Erode. Questa pianta ha infatti spine sottili e aguzze sulle foglie, togliendole si può mangiare in insalata, i capolini giovani si mangiano come i carciofi. Ed inoltre questa è anche una pianta con grande valore curativo.
L’obiettivo di Filippo, che nella sua azienda ha seminato una quarantina di varietà di piante, non è solo quello di coltivarle e venderle, ma quello di creare un orto giardino didattico, dove poter dimostrare soprattutto ai bambini e adulti come nascono le erbe, così che si abbia un maggiore entusiasmo a scoprire le piante che si mangiano e a conoscere anche l’esistenza di altre varietà che ancora sono poco note, magari in compagnia degli animali liberi che di passaggio vengono a smangiucchiare un pasto goloso e far visita come le lepri, il tasso ghiotto di fragole e i cinghiali allegri che si divertono a scavare il terreno.
Sicuramente una bella iniziativa biologica che per chi ama la natura e i doni che la Terra ci offre. 😉
Per visitare l’azienda:
Strada della Braia, 1
Trofarello
Per maggiori info:
320 391 8449
o visitate la pagina Facebook di Foodstock
di Antonella Tomassini