Si terrà a Rivodutri in provincia di Rieti dall’8 al 9 giugno 2019, la seconda edizione del Festival delle Erbe della Sabina nella paesaggistica Tenuta Due Laghi.
Dall’8 al 9 giugno torna il Festival delle Erbe
Un appuntamento con la Natura, organizzato dalle associazioni Olis e Fruttalia, ricco di incontri, conferenze, mercatini e work shop per riconoscere, raccogliere e valorizzare le erbe spontanee e non solo.
Durante le due giornate si imparerà anche a utilizzare le piante officinali come rimedi per gestire lo stress, ci saranno interessanti laboratori per preparare il pane con lievito madre e grani antichi e come utilizzare le erbe in cucina.
A raccontarci l’importanza delle erbe spontanee è Michele Meomartino, tra gli organizzatori del festival, che nel 2012 ha fondato la Rete Olistica Italiana – “Gli studiosi di Antropologia e di Etnobotanica datano a circa 20 mila anni fa la nascita dell’agricoltura. Per diversi millenni l’uomo si è cibato principalmente di Erbe spontanee che trovava in una natura pressoché incontaminata.”
“Con il tempo abbiamo dimenticato che le piante non sono solo quelle coltivate, nell’orto e nei frutteti, abituati come siamo a trovarle aggiustate in bell’ordine, quasi fossero di plastica, sui banchi dei moderni supermercati. Ma sono anche e soprattutto quelle che si raccolgono nei campi incolti, cioè quelle selvatiche.”
“Rispetto alle generazioni dei nostri progenitori, che sapevano molto bene cosa voleva dire “andar per erbe”, stiamo perdendo questo inestimabile patrimonio di conoscenze naturali e culturali. – spiega Michele – Oggi riscoprire la ricchezza delle piante ci permette di riconquistare quel contatto con la natura assolutamente necessario per la salute della Terra e per il nostro benessere.”
Michele Meomartino e le erbe spontanee
Pugliese di nascita e abruzzese di adozione, amante dell’arte scultorea, Michele si definisce amico della nonviolenza ed è un convinto assertore che la pace si costruisce anche nel piatto. Vegetariano da oltre 30 anni, coltiva la passione delle erbe spontanee che otre a raccogliere ama cucinare. Collabora con alcune case editrici ed ha scritto diversi libri.
Come nasce l’idea di creare un festival dedicato alle erbe spontanee?
Il progetto di proporre in modo itinerante un Festival delle Erbe nasce dalla passione e dall’amore per Madre Terra e nel giro di pochi anni è diventato un punto di riferimento per il mondo erboristico. Il Festival muove da un forte desiderio di raccogliere i tanti saperi delle diverse discipline naturali e dalla volontà di individuare una serie di opportunità che scaturirebbero da un rinnovato interesse verso la natura, non solo quale dispensatrice di salute e di benessere, ma anche di possibilità di lavoro.
Chi sono le persone che partecipano agli eventi organizzati all’interno del Festival?
In genere le persone che partecipano a queste manifestazioni hanno una discreta sensibilità ambientalista, ma non altrettanto erboristica. Per cui vogliono approfondire la conoscenza delle erbe spontanee, comprese quelle officinali, che sono tanto utili per la nostra salute.
Secondo te quanto è importante divulgare l’utilizzo delle erbe spontanee oggi?
Le ragioni sono tante, ma prima bisogna dotarsi di altri occhi per guardare il mondo. Noi facciamo parte di un grande sistema chiamato Natura, le cui funzioni sono strettamente connesse tra tutti gli organismi che ne fanno parte. Il disinteresse e l’ignoranza verso questi meccanismi, con la conseguente mercificazione dei beni naturali, sono le cause di non pochi disastri.
Consigli di osservare e imparare a conoscere ciò che la Natura ci dona?
Ritornare a porre l’attenzione sull’affascinante mondo delle erbe, non considerandole più delle erbacce da estirpare, ma preziose alleate per il nostro benessere, è il primo passo verso un nuovo approccio più attento e rispettoso. I popoli dell’antichità sapevano che la loro vita dipendeva dalla Madre Natura verso cui avevano un rapporto sacrale. La modernità ha mutilato questo rapporto e allontanandosi da essa è precipitata nell’artificio fino alla sostituzione del mondo reale con quello virtuale.
Quali saranno le altre aziende che parteciperanno al Festival?
Sono realtà che vivono nel territorio, spesso piccole che operano nel settore erboristico, cosmetico, dell’autoproduzione.
Quali saranno invece, gli appuntamenti di intrattenimento?
Il festival è una manifestazione principalmente culturale ed esperienziale. Qualche momento di intrattenimento di natura ludica non guasta, ma senza scivolare nell’evasione pura e semplice.
Come vedi il tuo futuro proiettato in questa società, spesso poco attenta al Pianeta?
Continuare ad impegnarmi per costruire una società più equa e solidale, più giusta e sostenibile, più bella e creativa, nonostante limiti, incoerenze, fragilità che caratterizzano la vita di ciascuno. E nel farlo, tentare di ridurre la frammentazione, spesso figlia di un individualismo egoico, privilegiando il lavoro di rete all’insegna della cooperazione.
Se siete a Rieti e dintorni non perdete il Festival delle Erbe, sicuramente sarà una buona occasione per stare all’aria aperta e un incontro di condivisione con la Natura.
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