Se il mondo intero decidesse di adottare una dieta vegana si potrebbero risparmiare circa 8.1 milioni di morti premature da qui al 2050.
Anche soltanto un minor consumo di carni rosse a circa 300gr alla settimana ne eviterebbe più di 5 milioni.
Questo é ciò che evidenzia uno studio della Università di Oxford che ha calcolato anche i risparmi in termini economici che si otterrebbero da tale cambiamento radicale.
I ricercatori hanno elaborato quattro diversi scenari possibili, uno in cui si mantengono le attuali tendenze in termini di alimentazione, uno in cui viene limitato l’utilizzo di carne a 300gr a settimana aumentando invece l’apporto di frutta e verdura, uno strettamente vegetariano e uno vegano. [easyazon_infoblock align=”right” identifier=”B00SL65VO0″ locale=”IT” tag=”ilveganoita-21″]
Il maggior guadagno in termini di vite salvate verrebbe appunto dalla dieta vegana, seguita dalla dieta vegetariana (7,4 milioni di morti risparmiate).
Queste due permetterebbero anche consistenti vantaggi in termini di riduzione delle emissioni, del 63% per la dieta vegetariana e del 70% per la vegana, mentre quella ‘moderatamente carnivora’ le ridurrebbe del 30%.
I benefici economici per i sistemi sanitari andrebbero dai 700 ai mille miliardi di dollari l’anno.
«Le diete sbilanciate, con un consumo eccessivo di carne, sono responsabili del maggior peso globale in termini di perdita di salute – affermano gli autori -. Allo stesso tempo il sistema alimentare è responsabile di più di un quarto delle emissioni, ed è una delle forze principali che spingono i cambiamenti climatici».
