La seta di soia, chiamata anche cachemire vegetale è un tessuto morbido ed ecocompatibile.
Di recente scoperta la seta di soia è biodegradabile, ed è ricavata dalla lavorazione dei residui di bucce e baccelli di soia, ossia le proteine globulari.
Utilizzata soprattutto da chi ha fatto una scelta di vita vegan, infatti per produrre questo tipo di fibra naturale non vengono utilizzati bachi e nessun derivato animale.
La seta di soia è poco infiammabile, inoltre è facile da trattare poiché è in grado di assorbire i coloranti meglio di qualsiasi altro tessuto.
Morbida al tatto proprio come la seta, oltre ad avere una grande capacità di traspirazione, è indicata soprattutto per le giornate calde e per ripararsi dai raggi dannosi del sole e per proteggere la pelle anche dai batteri.
Viene utilizzata non soltanto per gli abiti eleganti e da sera ma anche nell’intimo, nella biancheria e per l’arredo, rivelandosi un eccellente tessuto che si può tranquillamente lavare in lavatrice in acqua fredda o tiepida.
Sicuramente è un innovativo materiale, che rispetta il pianeta e gli animali, e che vedremo presto anche sulle passerelle. Usata già dallo stilista della natura, Tiziano Guardini, nelle sue collezioni di moda, dove la seta di soia è protagonista insieme al suo messaggio ecofriendly, che vede disegnati sui suoi abiti api, farfalle, libellule e millepiedi fatati che rappresentano il suo sogno di vivere in armonia con la natura.
Nella speranza che il suo magnifico messaggio venga colto anche da altri colleghi della moda che ancora portano in passerella pelli e pellicce, ci auguriamo che presto il cachemire vegetale possa sostituire la seta tradizionale evitando l’uccisione di milioni di bachi.
di Antonella Tomassini
