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Intervista a Serena Pacquola, igienista naturale e blogger

Serena Pacquola è un’igienista naturale e blogger. Dopo numerosi viaggi ora vive in Ecuador a Vilcabamba dove si occupa di questa scienza o, per meglio dire, di questa filosofia di vita.

Ho conosciuto Serena in modo singolare, commentando un post che avevo scritto sullo scorbuto e, una volta data un’occhiata al suo blog – ildragoparlante.com – non sono più riuscita a smettere di leggere i suoi post. Un po’ perché gli argomenti trattati sono davvero molto interessanti, un po’ perché nel leggerli si assapora una sorta di energia positiva, di gioia contagiosa. Così io, che di igienismo naturale non ne sapevo nulla, mi sono sentita proiettare in questo mondo e, sempre più incuriosita, ho iniziato a leggere e sperimentare con risultati davvero sorprendenti. Per questo le ho chiesto di rispondere a qualche domande su questo suo affascinante modo di vivere.

Partiamo dalle basi: come mangi? (cosa mangi e cosa non mangi…)
Provo a fare del mio meglio per mangiare il più vicino possibile a come la natura presenta i suoi prodotti e nel modo migliore in cui il mio corpo può far uso degli alimenti introdotti. E quindi una dieta basata sulle giuste combinazioni alimentari, il più atossica possibile, basata su un’abbondanza di frutta e verdura stagionali e biologiche (quando possibile), della frutta secca ed essiccata, anche se personalmente non mangio tanta frutta secca perché prediligo l’avocado, qualche seme commestibile e germogli. Anche se la mia dieta è tendenzialmente crudista, mangio tante patate e alterno cereali e legumi, preferibilmente integrali (anche se ogni tanto una pasta non integrale me la mangio…ma sto rimuginando nell’eliminazione anche di questa).

Perché hai deciso di praticare questo stile alimentare?
Perché mi fa sentire bene. Il più mangio in questo modo e meglio sto. Non solo fisicamente, ma anche emozionalmente, mentalmente e spiritualmente. Mi sento più centrata, più ispirata e creativa. Sto bene e faccio star bene gli altri. È soddisfacente su tutti i livelli. È lo stile alimentare che ha più senso nella mia prospettiva di vita, la salute ne trae beneficio, così come il pianeta e tutti gli esseri che lo abitano.

Cos’è l’igienismo naturale?
L’igienismo è una scienza-filosofia che studia la natura e tutto ciò che porta benessere all’individuo. L’Igiene Naturale è la somma dei fattori che promuovono la salute e il benestare dell’uomo. Non si può parlare solo di alimentazione quando si parla di igienismo, è troppo restrittivo.

 

Come si diventa igienisti naturali?
Lo si diventa praticando l’Igiene Naturale, studiandone i principi e mettendoli in pratica, su tutti i livelli. Mi chiedi se si diventa igienisti mangiando un piatto di frutta? No. È più profonda la cosa. È capire ed essere coscienti del proprio essere. Sapere ciò che ci fa star bene e ciò che ci fa star male e prendere atto o sapere come non prendere atto. È riconnettersi con il proprio io e la natura, c’è chi direbbe: è riconnettersi con il divino che è in tutti noi.
Se mi chiedi se ho fatto un corso, ti posso rispondere di sì, Ho seguito un home-study del Transformation Institute. Però come mia casa (home) ho deciso di farne l’Ecuador, Vilcabamba nello specifico. Ho deciso di venire a vivere qui per essere vicina al Dr. Robert Sniadach, organizzatore del corso, una persona eccezionale. Questo corso lo posso consigliare a tutti, ti cambia la vita! Esso deriva, tra l’altro, da quello originale di T.C. Fry ed è lo stesso che famosi igienisti come Dr. Doug Graham e Harvey e Marilyn Diamond hanno svolto.

Ecco il link al corso: Essential Natural Hygiene Course Description.

 

Cosa comporta esserlo?
Comporta un dovere verso il prossimo. Come il Dr. Isaac Jennings, nel 27 giugno 1838, ha detto: L’Igiene Naturale incoraggia l’uomo basato e radicato solidamente in corretti principi igienisti a donare la propria completa e assoluta attenzione al lavoro di insegnamento, formazione della società oltre che ad assicurare i finanziamenti per la continuazione del lavoro. L’Igiene Naturale è nato con il presupposto di acquisire e diffondere le leggi della vita con l’intenzione di promuovere la salute e la longevità umana.

Quali sono stati gli ostacoli più grandi incontrati sul tuo percorso?
Credo che la parte peggiore siano le critiche e le discussioni. Faccio di tutto per evitarle, ma a volte è impossibile. Queste possono provenire da familiari, amici, ma anche dai social o sul blog. Non si vince mai una discussione: se hai torto ci rimani male e se provi che hai ragione, l’altra parte si sente attaccata e sprofonda ancor più nella propria credenza. Il mio momento peggiore è stato agli inizi quando passavo settimane per scrivere un articolo, a tradurre, ricercare e ricontrollare e poi, al momento della pubblicazione, mi arrivava una serie di commenti negativi (anche volgari). E quindi mi chiedevo se ne valesse la pena continuare, se non fosse tutto tempo (ed energia) sprecato.

Le soddisfazioni più grandi, invece, quali sono?
Quando vedi le persone ritrovare la voglia di vivere. Quando vedi le sofferenze sparire e puoi donare sollievo, felicità e gioia. Ma questo succede solo seguendo le indicazioni nel loro completo e se, in fondo, esiste ancora la voglia di continuare. Quello che mi soddisfa è quando vedo la trasformazione in atto nelle persone.

Un’esperienza legata al cibo che hai voglia di raccontarci?
Vi racconto una storia simpatica che ci è successa in Bolivia, durante il nostro viaggio attraverso il Sudamerica. Ma ve ne potrei raccontare tantissime ☺ Questo per far capire quanto sia difficile essere vegetariani e vegani all’estero. Entriamo in un ristorante nella città di Sucre in Bolivia. Ne scegliamo uno tra i più carini e turistici, perché in quelli locali non c’è scampo per noi vegetariani. Siamo accomodati sul balcone sulla piazza principale, uno dei posti migliori. Volevo ordinare una zuppa e, trovandoci tra le Ande, volevo quella speciale di quinoa, un cereale andino dagli ottimi valori nutritivi. Al cameriere gli chiedo C’è carne nella zuppa di quinoa e verdure?No dice lui tutto convinto. E niente crema, latte, o formaggio?. No, certo che no. Dopo 30 minuti mi porta una bella zuppa con dei pezzi di carne galleggianti e gli dico: Mi scusi, io l’avevo chiesta senza carne… E lui: Ah certo, questo è pollo!. Inutile dire che ho dovuto farla rifare. Sono una pessima cliente, perché richiedo sempre cose diverse da quello presentato dai menù. E un consiglio: se viaggiate in Sudamerica non potete dimenticarvi di niente, dovete dire senza zucchero, senza latte, senza formaggio, senza carne, senza pollo – sempre! La volta che vi dimenticate, state certi di ritrovarvi nel piatto (o bicchiere) qualcosa di inaspettato. Persino il pane in Bolivia è sempre fatto con il grasso di maiale. E i prodotti del panificio o confezionati in Argentina? Tutti con il grasso di bovino. Attenzione! Dovete accertarvi che non tolgano la carne dalle zuppe e ve la vendano come zuppa di verdura (successo anche questo…solo al secondo piatto mi è stato riferito che avevano bollito nel brodo una coda di mucca!!) Ecco. È difficile non tanto perché ti invoglia a mangiare prodotti animali, ma perché ci sono prodotti non idonei all’uomo nascosti dappertutto.

Ho letto che ogni tanto pratichi il digiuno. Le teorie nutrizioniste tradizionalidi solito sconsigliano il digiuno perché rallenta il metabolismo facendo entrare il corpo in una sorta di carestia… perché secondo te invece è una pratica importante e utile?
Per prima cosa suggerisco di leggere il mio articolo sul digiuno. Secondo le mie conoscenze, il digiuno migliora l’abilità di metabolizzazione dei valori e fattori nutritivi in generale, perché durante il digiuno il corpo deve diventare più efficiente con le risorse che possiede. Il digiuno riequilibra la reazione cellulare secondo il ritmo biologico del corpo. Alla fine, perché vogliamo avere un metabolismo piú veloce? Per poter rimpinzarci ancor più di quei cibi che già non avrebbero alcun luogo nel corpo umano? Perché stimolare il corpo quando sa benissimo da solo a quale velocità andare?
Il digiuno non è per tutti, non consiglio di digiunare “tanto per”, ma è uno strumento utile e importante in certe situazioni. Tutte le scritture più importanti suggeriscono un periodo di digiuno, nella Bibbia, Gesù, Davide e Mosè hanno digiunato per un periodo fino ai 40 giorni; Ghandi (famoso igienista, indottrinato dal Dr. Herbert M. Shelton in persona) ha digiunato per lunghi periodi, e altre figure storiche famosissime come Benjamin Franklin, Mark Twain, Hippocrates e Paracelsus incoraggiavano a digiunare.
Il Dr. Alan Goldhamer del True North Health Center, nella primavera del 2011, afferma: Negli ultimi 30 anni di esperienza ho avuto la possibilità di supervisionare più di 8000 pazienti durante il digiuno a sola acqua. Non c’è niente di più efficace che il digiuno nella cura e terapia delle conseguenze degli eccessi alimentari. Non tutte le patologie però rispondono bene al digiuno, ad esempio, disordini genetici e alcune malattie del fegato potrebbero non essere curate efficacemente. Ma molte delle cause di morte prematura e disabilità rispondono positivamente e spesso sensazionalmente.

Vivi in un posto, Vlcabamba in Ecuador, definito il paese dei longevi. Cosa c’è di particolare in questo luogo?
È il posto perfetto per l’essere umano! Qui regna abbondanza di aria fresca, acqua pura, luce solare tutto l’anno, accompagnata da temperatura gradevole(non va quasi mai sotto i 20°). Non si vive sotto particolare stress, anche se l’esercizio vigoroso giornaliero non manca. La maggior parte della popolazione è agricoltrice, questo ci permette di comprare prodotti locali, solitamente biologici. E l’energia di questo paese è speciale! Anche dopo un lungo viaggio, non appena arrivi a Vilcabamba, ti senti riposato. Non a caso il villaggio è situato nella Valle Sacra degli Incas. Dicono che abbia un campo elettromagnetico alto. Il bello è che qui tutto accade con spontaneità. Non puoi fare programmi futuri, per il giorno dopo basta. Anche perché altrimenti non funziona. È incredibile. Hai bisogno di una cosa? Basta che la pensi, vai a farti un giro, e la soluzione appare. Un paese a dir poco incantevole.

Ci potresti raccontare una tua giornata tipo?
Non ho una giornata tipo perché qui, come dicevo, non ci sono programmi. We go with the flow come diremmo io e Nick, il mio ragazzo. Comunque spesso e volentieri ci svegliamo alle 5:30-5:45 per una corsetta, poi doccia e meditazione di 20-30 minuti (questa sì, sempre, da molti anni…per me la meditazione è irrinunciabile), colazione con un po’ di frutta e poi si lavora, che per noi vuol dire occuparsi dei blog e lavorare sui nostri libri. Nick è fisioterapista e io do anche lezioni di spagnolo. Fino alla sera mangiamo frutta, solitamente dei pasti mono-frutto, e fino alla sera continuo con le mie faccende, che possono andare dal girare video per YouTube, lavorare sul blog o rispondere ai messaggi… La sera verso le 18.00 – 19.00 ceniamo, e qui andiamo a periodi, ma solitamente mangiamo qualcosa di cotto, un cereale o patate con verdure, che precediamo da un frullato di insalata o concentrati verdi. La sera ci guardiamo un film o un documentario, e, prima di andare a dormire, leggiamo e parliamo (andiamo a letto prestino, verso le 21.00 – 22.00).

Pensi che l’igienismo alimentare sia praticabile anche in quotidianità più ordinarie? (casa, lavoro, figli, città, caos?)
Certo! Anzi, a maggior ragione sarebbe da seguire l’Igienismo in quel contesto. Aiuterebbe a concentrarsi meglio e a focalizzare le proprie energie, invece di sprecarle. Aiuterebbe a mantenere i nervi saldi, ad avere più autocontrollo. Se tutti praticassero l’Igiene Naturale o anche ci si avvicinassero un po’, vivremmo tutti in un mondo più sereno e, io credo, anche più produttivo.

Quali progetti hai per il futuro?
Vivo di giorno in giorno e non so cosa mi aspetta. Ma so che sarà meraviglioso perché il mio ora è favoloso. Cerco di concentrarmi su cosa posso fare di buono oggi e a sentirmi sempre bene adesso. Potrei rimanere a vivere qui, come potrei andarmene tra pochi mesi. Chi lo sa… Ho voglia di viaggiare ancora, tra le mie mete prossime ho Colombia e Centroamerica. Sicuro è che, in questo momento, mi sto concentrando nello scrivere un libro sull’Igiene Naturale in italiano e questo è uno dei miei obiettivi di quest’anno.

Qual è il tuo piatto preferito? Come si cucina?
Non ho più un piatto preferito ma quello che mi fa impazzire più di tutti è un buon mango. Di quelli Edwards….YUMM! Ma se vuoi qualche ricetta posso suggerire di provare la Caprese vegana a modo mio 
Ingredienti:
2 Manciate di insalata brasiliana (o altra lattuga)
2 Pomodori
1 Avocado piccolo
4-5 Pomodori secchi
Basilico
Origano
Tagliuzzare i pomodori secchi e lasciarli per un po’ in ammollo in poca acqua. Spargere una bella base di foglie verdi stracciate con le mani su un piatto. Tagliare i pomodori e l’avocado a fettine sottili sottili e alternarli sulle foglie verdi. Spargere delle foglie di basilico tagliuzzate e dell’origano. Per me é anche più buona della classica caprese!

Hai un blog molto seguito – ildragoparlante.com – una pagina Facebook attivissima e all’evento che hai organizzato (una prova di una settimana vegano-crudista, basata sull’Igiene Naturale, dal 16 al 22 febbraio) hanno già aderito tantissime persone. Cosa cercano le persone nella tua storia e nei tuoi consigli? 
E cosa trovano?
Secondo me cercano quel benessere che sanno gli spetta e quella salute che si meritano. Io dimostro solo come ho fatto e come faccio io a stare bene. Trovano concetti apparentemente complicati e difficilmente praticabili proposti in maniera semplice e non militare. Trovano un’amica sullo stesso cammino che precede e/o accompagna verso una conoscenza, finché arrivano ad una coscienza propria. Il mio messaggio è che il corpo guarisce da solo e da solo si mantiene e che la salute sta solo nelle nostre mani. Trovano una persona che non giudica e vuole solo il meglio per i suoi lettori. Da me non trovano la perfezione, anche perché secondo me la vita è perfetta proprio perché non è perfetta.

Cosa consigli a chi vuole iniziare a sperimentare questo modo di mangiare e di vivere?
Fate ciò che vi fa star bene. Ora e sempre. Se qualcosa non piace, non la fate. Uscite dagli schemi e abbiate coraggio. La vita merita di essere vissuta in pieno, perché è una grande bella esperienza. E fregatevene se andate contro la massa, non date retta quando vi fanno sentire sbagliati. Non c’è niente di sbagliato a seguire i propri sogni e il proprio istinto, se nel rispetto di tutto e tutti quelli che vi circondano.

Si può dire che hai fatto davvero della tua dieta il tuo modo di vivere. Com’è oggi la tua vita?

Non potrei immaginarmi una vita migliore e ringrazio ogni giorno per avere questo grande privilegio.

Ecco i link per seguire Serena e saperne di più sull’Igiene Naturale:

Il suo blog ildragoparlante.com

La pagina Facebook di Serena Pacquola

La pagina Google + di Serena Pacquola

Il suo canale youtube

 

 

 

Fonte: http://www.vivicomemangi.it/intervista-a-serena-pacquola-igienista-naturale-e-blogger/

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